La Cartolina | Dal “Liberati” lo spunto de “L’amour toujours”, colonna sonora delle emozioni del “Ceravolo”

Non vi sono esultanze senza musica. E non parliamo del momento di “estasi” vissuto dall’autore di un gol nei secondi immediatamente successivi alla rete. Consuetudine del calcio moderno – sviluppatasi dappertutto e in qualsiasi categoria – il “jingle” che accompagna l’esultanza dei giocatori risuonando dagli altoparlanti dello stadio, seguendo l’esempio dei palazzetti, con le gare di basket ad aver fatto da apripista.

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Rock, pop, rap o dance, il “jingle” (o stacchetto musicale, estratto il più delle volte da una hit del passato) è parte integrante delle partite. Ad ognuno il suo, anche se, spesso, in molti impianti d’Italia risuona lo stesso motivo subito dopo i gol, tanto che, a volte, si finisce col prendere spunto.

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Ed è quanto accaduto al Catanzaro, nello specifico ad un’idea di Antonio Calabro, tecnico dell’US fino al novembre 2021, per poco più di una stagione. Al “Nicola Ceravolo” da qualche anno ormai sono le note de “L’amour toujours” – famoso brano dance del 2000 di Gigi D’Agostino – ad esplodere dopo le reti dei giallorossi.

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Ma, come premesso, il “tema” di questo pezzo popolare (che effettivamente infonde carica emotiva ed entusiasmo in chi lo ascolta) è condiviso in molti altri impianti italiani, un po’ in tutte le categorie. E la scelta di questo motivetto che resta in testa senza andare via è riconducibile ad un Ternana – Catanzaro di oltre tre anni fa.

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Con il mondo afflitto dalla pandemia, l’eco del vuoto riecheggiava negli stadi a porte chiuse. La Ternana dominava il girone C di Serie C stabilendo record su record (abbattuti e riscritti, qualche anno più tardi, dalle Aquile di Vivarini). La cartolina ci riporta al 5-1 del “Libero Liberati” datato 1 novembre 2020.

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Cinque schiaffi, ognuno dei quali fu accompagnato da quell’estratto, proprio “L’amour toujours”, tanto da divenire evidentemente insopportabile alle orecchie degli sconfitti. Un rospo difficile da mandar giù, quasi come una beffa.

Calabro, mesi dopo, meditando riscatto in un girone di ritorno che vide il Catanzaro risalire la china fino al secondo posto, rivelò in un’intervista d’aver scelto proprio quella canzone per le esultanze della squadra, puntando a restituire “il favore” alla Ternana, che aveva esultato ben cinque volte in faccia ai giallorossi, all’andata.

Risultato? La sfida di ritorno vide l’US battere le Fere di Lucarelli per 2-1: “vendetta” consumata, sulle note de “L’amour toujours”, ancora oggi colonna sonora delle emozioni del “Ceravolo”, dopo i gol di Iemmello e compagni.

 

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