Nell’andare a rispolverare frammenti del passato estratti dai vari Pisa-Catanzaro che hanno segnato il tempo, fin dall’avvio del secolo scorso, non emergono sensazioni positive. Tutt’altro.
Sconfitte e pareggi: questo ha riservato l’Arena Garibaldi alle Aquile, a parte le fasi in cui le due compagini non si sono incontrate. E infatti la storia presenta diversi buchi temporali, durante i quali Pisa e Catanzaro vivevano altre latitudini, per ritrovarsi adesso, in Serie B.
E i nostri ricordi convergono, stavolta, alla sfortunata stagione 1989/90, che sancì la retrocessione in C dei giallorossi: da quel momento, una nuova dimensione scandita da una “era” di trasferte in comuni sperduti, campi improbabili, amarezze playoff e progetti societari arenati.
Il 4 febbraio 1990, dopo la vittoria dei calabresi con rete di Borrello all’andata, il tabellino registra un 1-1 finale per effetto della rete di Pino Lorenzo in avvio di ripresa, in risposta all’iniziale vantaggio di Piovanelli.
A fine anno il Pisa tornerà per l’ultima volta in Serie A, mentre il Catanzaro del presidente Albano (con Fausto Silipo in panchina, allontanato e poi richiamato dopo la parentesi Aldi) si congederà dal calcio che conta, retrocedendo, piazzandosi addirittura al ventesimo posto.
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