Ci fu un tempo in cui il calcio era davvero del popolo e non piegato ai “petroldollari” di altre latitudini, specie quel pallone squisitamente di provincia.
L’1 a 1 maturato dal Catanzaro, lo scorso weekend, al “Rigamonti” di Brescia, riporta alla memoria un altro pareggio tra le due compagini – le cui tifoserie sono unite da un bellissimo gemellaggio – con delle sfumature romantiche, nella loro semplicità, nella loro purezza.
La cartolina pescata dal baule, stavolta, ci riporta indietro di oltre quarant’anni, ossia il 1977.
L’aneddoto strepitosamente romantico che caratterizza quel Brescia-Catanzaro, però, non ha a che vedere con la partita in sé: Improta si fa male (sarà costretto a saltare due partite, entrambe perse dal Catanzaro) ed è costretto a uscire…non in barella, bensì preso in braccio dal primario ortopedico, il mitico dottor “Geppino” Martino, con l’amore e la delicatezza tipica di un padre. L’amato Geppino, uomo simbolo della gloriosa storia dell’US Catanzaro.
(Immagine tratta dal libro “…Serie A! Serie A!…” di Riccardo Colao, edito da Editrice Primerano)