Nel gioco del calcio, un 4 a 3 ricco di emozioni non può che richiamare “Messico 70”, quel memorabile Italia – Germania. Ma, senza spingerci in paragoni che sarebbero fuori luogo, siamo sicuri che le palpitazioni provate dai tifosi del Catanzaro nell’ultima parte del match, non siano state da meno.
I giallorossi battono il Lecco al termine di una gara vibrante: tante le occasioni nel primo tempo, non capitalizzate, con un avversario ignaro di se stesso e in balia delle Aquile, padroni del campo. Una volta trovato il raddoppio con Vandeputte, reazione d’orgoglio del Lecco che esce dal guscio e la pareggia in una manciata di minuti. Gli uomini subentrati, Verna e Donnarumma, la rimettono sui giusti binari.
Ecco, si tratta appena della quarta giornata di campionato e, al momento, il Catanzaro si trova in vetta alla classifica insieme al Parma, ospite al “Nicola Ceravolo” fra due settimane. Ma ciò, vale meramente per le statistiche: occorre pensare al proprio percorso, con l’umiltà e l’applicazione di sempre. Vivarini docet.
E nella sala stampa dello stadio “Euganeo”, proprio Vincenzo Vivarini ribadisce questo concetto, dando dimostrazione di lungimiranza, alla luce delle dichiarazioni fornite alla vigilia. Il tecnico di Ari si attendeva una “gara al buio”, complicata (LEGGI QUI) e i fatti gli hanno dato ampiamente ragione. Il Lecco è sì un cantiere aperto, ma ha venduto cara la pelle.
“Entrambe le squadre hanno mostrato le qualità che hanno caratterizzato lo scorso anno. Il Lecco, infatti, ha battuto squadre molto più importanti nei playoff, proprio per lo spirito di squadra che ha – osserva in primis, il mister -. Noi abbiamo giocato un primo tempo perfetto, concedendo quasi nulla, collezionando diverse occasioni. Siamo andati sul 2 a 0 ed è emerso il gran carattere del Lecco (a cui occorre fare un plauso), che ha alzato le pressioni costringendoci a non venir fuori. Dovremo analizzare, poi, i gol subiti, ossia due calci piazzati e una palla persa a centrocampo. Avremmo dovuto fare tanti altri gol, ma abbiamo dimostrato le nostre qualità, facendo una buona partita”.
Vivarini, quindi, entra nella disamina tattica del match: “Il Lecco si è difeso molto bene, lasciandoci le costruzioni basse per aspettarci a centrocampo, chiudendo tutti gli spazi. Abbiamo svolto una buona fase di non possesso nella prima frazione, aggredendo forte, lavorando bene sulle seconde palle, mentre, sul 2 a 0 abbiamo mollato un po le aggressioni e sono venute fuori le potenzialità fisiche e caratteriali del Lecco – sostiene il tecnico dell’US -. Tuttavia noi non possiamo concedere campo ed episodi all’avversario (tra corner e calci piazzati), quindi occorre migliorare e intervenire su questi aspetti“.
Allontanando da sé le lusinghe della stampa e addetti ai lavori, che vedrebbero il Catanzaro candidato per i playoff, Vivarini coglie l’occasione per ribadire un concetto più volte rimarcato, ai microfoni: i nuovi arrivati, benché giovani talentuosi, di prospettiva, devono ancora assimilare i concetti, non v’è dubbio. “Siamo all’inizio, la classifica lascia il tempo che trova, non ci facciamo condizionare – afferma a tal proposito -. Anche oggi abbiamo avuto dimostrazione che in B non si può scherzare! Appena si abbassano attenzioni ed energie, si corre il rischio di non fare risultato. Certo, siamo contenti della classifica e dell’entusiasmo dei nostri tifosi, in tantissimi anche oggi, che hanno il diritto di festeggiare, ma noi restiamo coi piedi per terra“.
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