Nel calcio moderno, tutte le migliori trasmissioni sportive cercano spesso di disegnare l’identikit del campione, adducendo alle varie caratteristiche tecniche la “forza mentale” e la genialità del calciatore.
Sul piano psicologico, cosa significa tutto ciò? Proviamo a spiegarlo portando come esempio il capitano del Catanzaro: Pietro Iemmello.
L’attaccante catanzarese, nel corso della sua carriera, ha avuto numerose occasioni per dimostrare il suo talento, arrivando anche a segnare una doppietta a San Siro con la maglia del Sassuolo contro l’Inter.
Ma, cosa fa di lui un campione? La risposta si trova nell’applicazione costante di cinque fattori fondamentali: sincronia, punti di forza, energia, ritmo e attivazione.
Questi cinque elementi, descritti nel modello d’intervento S.F.E.R.A. ideato dal Prof. Giuseppe Vercelli, se combinati alla perfezione, sono la chiave per “mettere in campo” la miglior prestazione possibile. Ma vediamoli nel dettaglio:
– Sincronia: ogni gesto sul campo deve essere perfettamente sincronizzato con quello degli altri. Il campione sa quando attaccare, quando difendere, quando muoversi in funzione del gioco e dei compagni, con una tempistica che sembra quasi naturale;
– Punti di forza: ogni calciatore ha delle caratteristiche uniche che lo distinguono. Che si tratti della velocità, della tecnica o della visione di gioco, il campione sa sfruttare i suoi punti di forza per essere decisivo nei momenti che contano;
– Energia: la capacità di dosare le forze e mantenere alta l’intensità per tutta la durata della partita è una delle qualità che separa i grandi campioni dagli altri. L’energia non è solo fisica, ma anche mentale: restare lucidi e concentrati è essenziale;
– Ritmo: il ritmo di gioco è fondamentale. Un campione sa come cambiare marcia quando necessario, adattandosi all’andamento della partita e mantenendo sempre un flusso di gioco continuo e fluido;
– Attivazione: l’attivazione riguarda l’atteggiamento mentale che un calciatore deve adottare prima e durante la partita. Essere motivati, concentrati e pronti ad affrontare ogni sfida è ciò che trasforma un buon giocatore in un vero campione.
Queste componenti, ovviamente, vanno sempre allenate anche dal punto di vista psicologico, per evitare che alcuni pensieri negativi e l’ansia da prestazione influenzino la prestazione stessa e, di fatto, demotivino l’atleta.
In che modo? Attraverso tecniche di rilassamento, esercizi di visualizzazione e di gestione dello stress, ecc.
Alla luce di ciò, infine, è importante sottolineare come Iemmello applichi spesso questo modello e, da oggi, sapremo che quando – citando quelle poche malelingue che si annidano in ogni tifoseria – “passeggerà”, starà soltanto gestendo le energie!