La gioia di Vivarini: “Questa squadra ha voglia di stupire”

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Il Catanzaro fa il pesce d’aprile al Parma. Una Pasquetta da ricordare per i giallorossi che condannano la capolista Parma alla prima sconfitta casalinga stagionale, con il risultato finale di 0-2, siglato dalle reti di “bomber” Biasci alla decima firma in campionato e dalla “solita” incornata di testa di Antonini, già al terzo gol con le Aquile.

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Grande soddisfazione e volti distesi in sala stampa da parte del tecnico di Ari che, pone una chiara disamina della gara, analogamente allo storico risultato ottenuto, espugnando un campo ostico come il “Tardini”: “Per me è (solo) una vittoria, ottenuta contro una grande squadra – esordisce con cauto ottimismo Vincenzo Vivarini -. Sono felice per i nostri tifosi che, anche Pasquetta, sono venuti in tantissimi, dimostrando l’affetto che hanno per questa squadra. I ragazzi lo hanno avvertito e hanno fatto una gara di alto livello”.

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I circa duemila supporters calabresi hanno dovuto aspettare cinquantatré anni per vedere un successo a tinte giallorosse in quel di Parma. Tutta la contentezza dell’allenatore dell’US diviene palpabile: “Vittoria importante. Ci fa enormemente piacere questo risultato”.

Un risultato figlio della gara d’andata, bugiardamente persa per 5-0 dalle Aquile, che hanno tratto diversi spunti da una sconfitta così pesante, arrivata ad inizio stagione: “Noi siamo partiti con tanti dubbi e altrettanti punti interrogativi. Siamo una neopromossa con molti esordienti in questo campionato. La partita d’andata ci ha fatto capire che avremmo dovuto avere più attenzione rispetto allo scorso anno – ammette lo stesso Vivarini -. I ragazzi si sono adattati alle difficoltà del campionato. Oggi la partita è andata proprio come l’avevamo studiata, anche se siamo stati un po’ aiutati dalla sorte – dice -. Il Parma ha avuto diverse situazioni per accorciare le distanze. Noi bravi a interpretarla”.

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Prosegue nell’analisi della gara: “Se avessimo giocato come siamo abituati a fare e a dominare stabilmente nella metà campo avversaria, sapevamo che loro avevano dei “motori” capaci di farci male. Abbiamo optato, quindi, per un’altra tipologia di lavoro, giocando nella nostra metà campo sia in fase di possesso – con i vertici e con Iemmello spostato da punta centrale – sia in fase di non possesso, per non concedere spazio alle loro accelerate. Abbiamo schierato nove undicesimi della squadra dello scorso anno, che ha saputo farsi valere anche in Serie B”.

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Un match disputato da formazione di vertice per la squadra di mister Vivarini, testimoniato anche dalla grande tenuta difensiva, su tutti le prestazioni impeccabili di Scognamillo e Situm, disimpegnatosi con grande disinvoltura e zero sbavature per un Parma decisamente a trazione anteriore, soprattutto nella ripresa: “Situm è un giocatore straordinario che sa fare la B – dichiara l’ex tecnico del Teramo -. In queste partite lui si esalta. Oggi ci ha messo il piglio e l’attenzione giusta per fare un’ottima partita”.

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“Il gioco di squadra delle Aquile ha battuto le individualità dei ducali”. Una frase dettata anche da alcune parole espresse dal mister la scorsa settimana, ma travisate da sponda parmense: Il Parma è primo meritatamente perché ha dei giocatori forti e questo lo si vede, sono molto organizzati anche tatticamente. Non ci pressavano alti ma ci aspettavano sulla trequarti, perché lì sono molto bravi a difendere, come nelle zone basse – sostiene l’allenatore delle Aquile -. Noi oggi abbiamo giocato tanto col portiere, lì loro perdono qualcosa. Faccio i complimenti a Fabio Pecchia per il grande lavoro svolto”.

Per chi parla di rivincita del bel gioco sul “risultatismo”, tipicamente italiano, Vivarini asserisce:Ho avuto tante amarezze nella mia carriera perché ho sempre cercato di improvvisare il meno possibile, analizzando sempre ciò che accade in campo. Anche oggi abbiamo avuto una certa mentalità in fase di possesso palle. Il calcio è una questione di immagine, procuratori e direttori, ma accetto tutto quello è stato”.

Due reti simili siglate dal Catanzaro, squarciando la retroguardia crociata, per mezzo di due palle alte, entrambe sul secondo palo, ad imbucare gli inserimenti di Biasci prima e Antonini poi, su calcio piazzato: “Il primo gol è la classica azione nostra, il calcio piazzato uno schema su cui lavoriamo, riuscendo a innescare bene il nostro ‘stoccatore’ Antonini – dice l’ex trainer dell’Empoli -. Del Parma, invece, non mi ha sorpreso nulla perché sapevamo a cosa saremmo andati incontro”.

La classifica sorride al Catanzaro, anche per via delle sconfitte rimediate da Venezia e Palermo. Una lotta playoff tanto avvincente quanto complicata, dati i soli sei punti di distanza tra la seconda posizione in graduatoria, occupata attualmente dal Como, prossima avversaria dei giallorossi e, appunto, le Aquile: “Rispetto all’andata la squadra sa cosa deve fare a seconda delle situazioni”, confessa Vivarini.

“Oggi abbiamo perso quattro-cinque palloni velenosi, ma questa volta è venuta fuori l’attenzione che non abbiamo avuto in altre gare. Ora guardiamo partita per partita, consapevoli della responsabilità che abbiamo – sottolinea -. C’è una città che vive di questo, voglia stupire e divertire. Complimenti ai miei ragazzi”, conclude il tecnico giallorosso.

 

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