Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta scritta dall’ormai ex direttore generale del Catanzaro Calcio, Diego Foresti, nel ringraziare la città e i tifosi.
Cari tifosi giallorossi,
è con grande emozione e profonda gratitudine che vi scrivo questo messaggio. I quattro anni trascorsi insieme sono stati davvero straordinari, un periodo in cui ho sentito un forte legame e indissolubile con voi e con tutta la città di Catanzaro.
Ogni momento vissuto insieme, ogni vittoria, ogni sconfitta, ogni sfida, ha contribuito a rafforzare questo legame e a creare ricordi che porterò sempre con me.
Nel corso di questa incredibile esperienza, ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose che mi sono state vicine, che mi hanno sostenuto e con cui ho condiviso sogni e ambizioni.
Tanta gente che ha lavorato dietro le quinte, lontana dai riflettori cui dico grazie perché ha dato sempre un contributo determinante.
Proprio come i vostri sorrisi, la vostra passione e il vostro affetto, il vero motore che ha reso possibile tutto quello che abbiamo raggiunto insieme. Sono fiero di aver contribuito alla realizzazione di un sogno che voi tifosi meritavate si realizzasse.
A tutti voi che avete trasformato ogni partita in un evento speciale con la vostra passione e il vostro incrollabile sostegno va il mio più sincero grazie. Siete stati il dodicesimo uomo in campo, il cuore pulsante di questa squadra.
Come dimenticare le vittorie nei derby, l’accoglienza ricevuta al ritorno da Crotone e da Cosenza? Il “muro umano” che ha invaso Salerno? Come scordare i seimila cuori di Cremona che, nonostante la sconfitta, ci hanno inneggiato fino alla fine?
In questi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi di stima e apprezzamento e mi scuso sin d’ora se non sono riuscito a replicare a tutti. Ma a ciascuno di voi vorrei dire che ho sperato di cuore che il finale di questa avventura fosse scritto in altro modo.
E’ andata diversamente e va bene così ma mi piace salutarvi con il testo di una canzone di Antonello Venditti che dice: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
Ecco: il mio amore per il “mio” Catanzaro non finirà. Buona fortuna Aquile, che possiate sempre volare in alto!