Rotazioni confermate e guai a sottovalutare l’impegno di domani proiettandosi già ai playoff, ipotizzando l’avversario che incontreremo. Alla vigilia di Catanzaro-Sampdoria, il Vincenzo Vivarini di sempre.
Pacato, elegante e abbottonato: il tecnico delle Aquile si focalizza unicamente sul friday night del “Ceravolo”, dove arriveranno i blucerchiati di Andrea Pirlo, orfani dei propri sostenitori, viste le disposizioni (e il divieto) della mattinata.
“Quattro gare in dieci giorni pesano un po sulle gambe, ma abbiamo già recuperato, svolgendo lavori mirati a recuperare energie fisiche e soprattutto mentali”, rassicura Vivarini, dai microfoni del Poligiovino.
“Incontriamo il club più blasonato di questo campionato – dice, a proposito dell’avversario – e dobbiamo dimostrare di meritare la nostra posizione, che ci vede davanti”. “Incassare i complimenti di Pirlo è una grande soddisfazione – continua il mister, restituendo gli elogi esposti dal collega (LEGGI QUI) -. All’andata avevamo incontrato una squadra con tanti punti interrogativi, sul piano societario e di organizzazione tecnica, così noi siamo stati bravi ad approfittati del momento”.
“Loro non avevano ancora affinato le potenzialità di cui dispongono – aggiunge – non avevano assimilato il pensiero tattico di Pirlo. Adesso hanno trovato equilibrio ed efficacia in fase offensiva”, osserva, tornando con la mente a quella vittoria al “Ferraris”, che resterà una tra le più belle pagine della storia recente dell’US Catanzaro: “Non capita spesso di andare a Marassi e vincere, con una splendida cornice di pubblico che ha riempito il settore ospiti! Quella partita è stata esaltante, ci ha dato tanta carica, sicurezza e la consapevolezza di potercela giocare con tutti. Insomma, una gran bella soddisfazione”, sottolinea Vivarini, quasi commosso.
Evitando di esporre ipotetiche “preferenze” circa l’avversario da incrociare la prossima settimana in gara secca ed eludendo con garbo ed eleganza – e senza replicare – le parole del presidente dell’Ascoli (secondo cui l’US non aveva dato prova di impegno a Terni, nell’ultima gara di campionato), Vivarini preannuncia variazioni nell’undici, anche per dare minutaggio a chi ha avuto meno spazio. Il portiere Fulignati, ad esempio – uscito acciaccato dal “Liberati” – non figura nemmeno tra i convocati.
“Dobbiamo gestire al meglio le energie, ma vi è il tempo per rimettere a posto le batterie – sostiene il timoniere giallorosso -. Ora occorre che, chi non ha giocato con continuità pur dimostrando di avere le carte per essere protagonista subentrando, acquisisca consapevolezza! È la partita giusta per mettersi in evidenza“.
L’occasione per vedere i volti giovani e gagliardi degli Aquilotti della Primavera? Tuttavia, le scelte saranno dettate dalle necessità, “in funzione del playoff di sabato prossimo”, dice il mister, aggiungendo un “non prometto niente” che non ha bisogno di repliche.
Poi, interpellato nel merito, torna su quella legittima esternazione, circa il suo desiderio di approdare in Serie A, come giusto riconoscimento al lavoro, ai sacrifici (e alle amarezze) degli anni: “Io e il mio staff abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo per arrivare dove siamo. Anche per essere arrivato qui non devo dire ‘grazie’ a nessuno, se non al nostro lavoro – ammette -. Dunque, se veramente voglio arrivare in alto, dobbiamo essere bravi ora, nei playoff”.
E sulla partecipazione agli spareggi, conclude: “Sono molto ottimista”.