Crisi (rosa)nera in casa Palermo. Tra le mura amiche del “Renzo Barbera” la formazione siciliana si è dovuta arrendere al cospetto di un Catanzaro che ha tenuto saldo il pallino del gioco per lunghi tratti della gara. Una squadra costruita, ad inizio stagione, con l’obiettivo di raggiungere la massima serie che, a causa dei risultati negativi rimediati nelle ultime gare disputate (perlopiù nei match casalinghi), rischia di “scivolare” sempre più in posizioni di classifica non all’altezza del traguardo prefissato ad inizio stagione.
Lo sa bene anche l’allenatore dei rosanero, Eugenio Corini che, nel post-gara non ha nascosto il dispiacere vissuto nello spogliatoio, ben comprendendo il malumore della tifoseria siciliana. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio ai dubbi: ”Abbiamo fatto una partita intensa e coraggiosa contro un avversario che, in questo momento, ha più leggerezza mentale di noi. Abbiamo preso gol su una disattenzione nel finale di primo tempo e su un’altra, commessa nella ripresa”, ammette rammaricato l’ex tecnico di Brescia e Chievo.
“Abbiamo avuto un momento di difficoltà dopo lo 0-2 ma, nonostante ciò, l’intenzione era quella di pareggiarla”, aggiunge. L’analisi dell’amara sconfitta contro le Aquile di Vivarini (che, a sua volta, ha incassato gli apprezzamenti dal pubblico di casa LEGGI QUI), lascia trapelare del disappunto, nella fattispecie, sulle reti concesse agli avversari, Iemmello e Biasci in gol anche in trasferta: “Abbiamo pressato forte il Catanzaro, squadra che palleggia – osserva Corini -. Abbiamo provato a prenderli alti e ad essere molto aggressivi sulle giocate intermedie, leggendo l’attacco alla profondità che loro sanno fare molto bene”.
Le considerazioni si spostano sullo sviluppo della gara stessa: “Abbiamo preso qualche rischio anche concedendo quaranta metri di profondità – ammette -. Il risultato anche questa volta non ci premia ma è frutto di tante situazioni e di episodi (negativi) che stiamo vivendo da un mese e mezzo”.
“Su un calcio d’angolo a nostro favore, abbiamo gestito male una palla respinta e hanno fatto il secondo gol”, conclude dispiaciuto lo stesso Corini, consapevole del fatto che la sua avventura sulla panchina rosanero, potrebbe essere giunta al capolinea.