L’amarezza di Gatti via social: “Credo nella Giustizia Sportiva”

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Riccardo Gatti è attonito.

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Le tre giornate di squalifica disposte dal Giudice Sportivo per le vicende che hanno caratterizzato Catanzaro – Crotone, trovano il difensore giallorosso incredulo e basito, per una sanzione inattesa e quindi beffarda. Una doccia gelida.

Stando a quanto deliberato nel pomeriggio di ieri (LEGGI QUI), Gatti è stato fermato per tre turni “per avere tenuto, al termine della gara, con le squadre al centro del campo, un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario – si legge nella nota – colpendolo con un calcio alla gamba e provocandone la caduta”.

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Nel testo viene descritto un fatto innegabilmente grave, quanto distante dal modo di essere del calciatore, ragazzo perbene e professionista irreprensibile prima di tutto. Quindi, ciò, lascia di stucco tifosi e addetti ai lavori e l’auspicio è che si possa far chiarezza sulla vicenda. 

Il 25enne difensore di Lecco, alla sua terza stagione con le Aquile, affida ai social poche, sentite, parole, con le quali esprime stupore, amarezza e anche speranza che si possa chiarire la sua posizione.

“Sento la necessità di palesare la mia incredulità e di prendere le distanze da quanto è stato segnalato nel dopo partita di domenica – scrive Gatti -. Chi mi conosce sa che la descrizione di un simile gesto non rientra nei valori che la mia famiglia mi ha insegnato e non può essere in alcun modo associata alla mia persona. Al termine della gara, il mio unico pensiero è stato quello di esultare insieme ai miei compagni, come possono dimostrare le riprese delle telecamere in cui vengo inquadrato costantemente”. Il pensiero del calciatore si chiude in maniera eloquente: Credo nella giustizia sportiva e spero vivamente venga riconosciuto l’errore che è stato commesso”

La redazione, oltre a confidare che la faccenda possa risolversi con la dimostrazione della non colpevolezza del calciatore, manda vicinanza e supporto a Riccardo Gatti.

 

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