“Solo insieme possiamo” è l’hashtag (anzi, l’appello) lanciato in queste ore via social, per chiamare il popolo giallazzurro a radunarsi un’ora prima del calcio d’inizio in occasione della sfida con il Catanzaro e, più in generale, per la missione salvezza.
Un pensiero comune che si correla, parallelamente, a quello del giovane tecnico, Leandro Greco. Greco ci crede e ne ha ben donde: il penultimo posto del Frosinone (in verità sarebbe fanalino di coda, se non fosse per il – 4 in classifica del Cosenza, che colloca i lupi in fondo) scrive una strada impervia, una salita ripida, ma non una sentenza.
Più della metà del torneo è archiviato e le settimane correranno repentinamente, ma tutti sappiamo come una situazione possa ribaltarsi nel giro di poco tempo, individuando la chiave di volta.
L’US di Fabio Caserta, in teoria, non raffigura il prototipo dell’avversario ideale, però, fare risultato domani indurrebbe quella carica, quell’energia per affrontare il prosieguo e continuare a crederci.
E Leandro Greco, che si proclama discepolo del “loco” Bielsa, non nasconde la propria felicità per la caratura degli innesti, intanto sul piano dell’esperienza: “Sono tutti arruolabili a parte Lucioni e sono contento del fatto che aumenteranno l’energia di questo gruppo”, annuncia.
“Si inseriscono in una squadra che ha già dato tanto – aggiunge, a tal proposito –, anche se i risultati non sempre rispecchiano quanto fatto”. Insomma, nella conferenza stampa di vigilia, l’ex calciatore della Roma prova a scuotere l’ambiente, a iniettare positività.
“Contro il Catanzaro sarà una partita importante, ma non decisiva, non determinante – osserva -. E non lo dico per levare pressione alla squadra, perché è giusto avvertirla, visto il momento”.
Al di là della performance, comunque, prioritario fare risultato, viste le acque burrascose: “Io vorrei vincere anche giocando male – ironizza Greco – però devo trasmettere ai ragazzi il metodo per raggiungere la vittoria, spostando il focus sulla prestazione. Solo così arriveranno i risultati”, sottolinea.
Un match, anzi, un momento in cui più del modulo conta l’emotività. Di conseguenza, mister Greco manda un messaggio alla piazza, quasi commuovendosi.
“Mi piacerebbe uno ‘Stirpe’ pieno, ora che è il momento di far sentire la passione della gente a questi ragazzi – sostiene con vigore -. Non importa chi giocherà d’ora in poi, ma vorrei che Frosinone mostrasse a tutta Italia la passione che si respira qui”.