Il Catanzaro per l’esame di maturità. Inizia il girone di ritorno, quella terra di mezzo dopo la quale i punti pesano come il piombo, indipendentemente dagli obiettivi. Tuttavia, per chi staziona in posizioni di classifica non eccelse, la notte rischia di essere un po’ più buia se non arrivano i risultati.
Allora, se la vittoria contro il Sudtirol ha lasciato segnali incoraggianti da cui ripartire, la trasferta in Calabria può essere un importante banco di prova, per il Lecco. La classifica recita “20 punti” e zona playout (finisse oggi il campionato, i blucelesti giocherebbero lo spareggio per non retrocedere), ma in un torneo lungo, estenuante e nel quale non mancano i colpi di scena, è ancora tutto aperto.
Il mercato non ha partorito alcun colpo, ancora, in casa Catanzaro, ma in riva al Lago sono già sbarcati diversi volti nuovi, abili e arruolabili per il friday night del “Nicola Ceravolo”: Emiliano Bonazzoli, quindi, potrà fare affidamento anche su di loro. Alla vigilia del match, il tecnico del Lecco ha sciorinato queste e altre considerazioni, consapevole delle insidie.
“Siamo pronti ad affrontare questa partita su un campo molto caldo, contro una squadra che vive d’entusiasmo – avverte da subito Bonazzoli, ai microfoni, una volta ultimata la rifinitura -. Il Catanzaro ha un gioco consolidato negli anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sì, ha avuto un calo nelle ultime tre partite, ma sicuramente vorrà ripartire con un risultato positivo davanti al proprio pubblico“.
Squadra che ha ritrovato fiducia, quella manzoniana e i meriti sono ascrivibili (almeno in parte, se non tutti) all’arrivo dell’ex centravanti di Parma e Samp: con Bonazzoli “il Lecco ha cambiato marcia e non molla mai”, ha riconosciuto lo stesso Vivarini ai microfoni (LEGGI QUI). Ed effettivamente è così.
Di contro, il timoniere dei lariani pone in risalto la coralità di manovra delle Aquile, che hanno nel collettivo l’arma principale, al di là delle assenze: “Il Catanzaro punta tutto sul possesso, sui movimenti senza palla – continua -, sul fare uscire gli avversari per poi verticalizzare in velocità, soprattutto nella zona centrale del campo. Da parte nostra servirà saper leggere i vari momenti della partita“, osserva il trainer per il quale l’assenza annunciata di Ghion (“play da cui passa molto del gioco del Catanzaro”, dice) non consente di abbassare l’attenzione.
Potendo contare sul recuperato Caporale (che all’andata aveva messo dentro la palla del momentaneo pareggio), Bonazzoli preferisce non esporsi più di tanto sull’eventuale impiego dei nuovi arrivati, facendo tutt’al più “pretattica”: “Sicuramente coloro che sono arrivati da qualche giorno partiranno dalla panchina – conclude -. Devono assimilare i nostri concetti”.