Lecco, parla mister Foschi: “Preoccupato? No, non vedo l’ora di cominciare”

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Luciano Foschi scalpita. La città di Lecco, è impaziente di iniziare, a ragion veduta, dopo un’odissea tra aule di tribunali e gradi di giudizio sportiva e ordinaria. Alla fine, il verdetto atteso (e meritato, ci permettiamo di aggiungere), ha di fatto sancito la partecipazione del club lariano alla Serie B 2023/24.

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Il tecnico laziale sente l’emozione del debutto, seppur avvilito per il “trasloco” obbligato dal “Rigamonti – Ceppi” a Padova, dove il Lecco giocherà, fino a nuove disposizioni.

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Lo stadio “Euganeo” quindi – che rievoca ricordi non belli nei tifosi giallorossi – ospiterà un Catanzaro reduce dal roboante 3 a 0 sullo Spezia – tra le squadre più accreditate per la lotta al vertice – ma Foschi non bada molto all’avversario. Sono troppi, infatti, i pensieri che scorrono nella mente dell’ex timoniere di Carpi e Ravenna, perlopiù indaffarato a conoscere i suoi, a capire che scarpa calzare. Poi, indipendentemente da questioni tecniche, la voglia di iniziare e riprendersi ciò che rischiava di andare perduto, è tanta.

Ai microfoni, l’allenatore annuncia di attendersi una prestazione coerente con il dna del Lecco: “Affrontiamo una squadra molto organizzata, che gioca a memoria, avendo mantenuto l’ossatura dello scorso anno (contro lo Spezia vi erano in campo dieci/undicesimi), allorquando era già una squadra da serie B, tant’è che ha stravinto il campionato, motivo per il quale faccio al Catanzaro i miei complimenti – ammette -. Noi, però, sappiamo chi siamo. Lo zoccolo duro del gruppo deve far capire ai nuovi arrivati quale sia il nostro dna, che di sicuro non prevede il palleggio del Catanzaro o il calcio spettacolo, ma lottare su ogni pallone, correre più dell’avversario, cercare compattezza nelle due fasi e fare di necessità virtù. Tutto ciò ci ha permesso di vincere nella passata stagione”.

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Lecco cantiere aperto, quindi, potendo disporre della proroga di una settimana della sessione di mercato. A detta di alcuni, un “vantaggio”: affermazione che Foschi restituisce al mittente, con sdegno. “Non abbiamo potuto fare mercato perché non eravamo in B, anzi, eravamo nel ‘limbo’ fin al 29 agosto. Abbiamo conosciuto la nostra categoria appena tre giorni fa, ma contiamo su gente allenata, pronta per giocare – specifica – La sosta, poi, metterà a posto alcune cose. Più che altro, spero di vedere il mio Lecco, dal punto di vista della mentalità“. 

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Che sia il Catanzaro, il Real Madrid o la squadra della parrocchia vicino casa, conta relativamente per il mister, a questo punto: “Non vediamo l’ora di giocare e godere di questa categoria, guadagnata sudando, e andare in campo con la voglia di dimostrare di essere all’altezza – dice Foschi, caricando i suoi -.La trasferta penalizza su tutti la società, ma anche a Padova possiamo battagliare e fare la nostra partita. Certo, mancherà il calore del nostro pubblico, che sicuramente avremmo sentito sulla pelle”.

Il trainer dei blucelesti, poi, interpellato dalla stampa circa una bozza di formazione, risponde ironicamente: “Voi in alto mare? Anche io! Devo capire la condizione di chi è arrivato e ha effettuato solo un allenamento. Di sicuro schiereremo la difesa a tre, poi daremo sfogo alla fantasia”.

Come se non bastasse, contro le Aquile di Vivarini (che alla vigilia ha definito la partita “ricca di incogniteLEGGI QUI), sarà un Lecco rabberciato tra acciacchi e squalifiche (mancheranno Buso, l’ex Doudou Mangni, Guglielmotti, con Battistini da valutare), ma mister Foschi non dispera: Io preoccupato? No, non vedo l’ora di cominciare! Non so cosa accadrà domani, ma di sicuro ci sarà, da parte nostra, voglia e determinazione di giocarcela, l’avversario non conta. Per me la Serie B non è iniziata dopo le sentenze, ma partirà dopo il fischio dell’arbitro.

 

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