Franco Lerda proprio non ci sta.
Preceduto in sala stampa dal collega Vivarini, il tecnico del Crotone sbotta e replica duramente all’analisi dell’allenatore del Catanzaro, il quale aveva comunque fatto una disamina con pacatezza e garbo, anzi elogiando le qualità degli ospiti.
L’allenatore rossoblu non vuol sentire ragioni e parte in quello che, più che un confronto con la stampa, è parso un assolo a suon di “gara totalmente in equilibrio, era gol”, e via così per un quarto d’ora. Finanche riuscire a concludere una domanda senza essere interrotti dal “contrattacco” del trainer ospite, che si è definito “lucidissimo nell’analisi”, è risultato difficile. Insomma, Lerda non ha proprio digerito la sconfitta e sono diverse le frecciate all’indirizzo del mister del Catanzaro.
“Il Catanzaro è partito cinque minuti prima, poi noi abbiamo cominciato a fare la partita – sostiene con fermezza Lerda -. Ho sentito Vivarini parlare di ‘palle lunghe’ da parte nostra (LEGGI QUI), ma voglio ricordare che dopo trenta secondi abbiamo avuto la prima palla-gol e poi, sullo 0 a 0, la doppia occasione con Mogos e Gomez. Quindi una partita totalmente in equilibrio. Siamo ripartiti nel secondo tempo col vento a favore, il che non è poco (il Catanzaro col vento aveva trovato due pali, uno su punizione rocambolesca) e se non ci avessero annullato un gol validissimo la partita sarebbe cambiata“.
Poi, altri riferimenti a mo’ di risposta nei confronti del collega: “Vivarini guarda in casa altrui. Parla di Pescara e Crotone favorite? Ognuno può dire quello che vuole, assumendosi le responsabilità però – aggiunge Lerda -. Io ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, per aver giocato con questa personalità a Catanzaro, contro una squadra che costruisce da anni. Il ‘primo tempo’ se lo è aggiudicato il Catanzaro, ma poi ci sarà ‘il secondo’ e ci saranno altre venti partite“, annuncia il trainer dei pitagorici, promettendo riscatto già da ora, per il match di ritorno.
Decisamente contrariato dall’arbitraggio di Monaldi che, a suo dire avrebbe dovuto espellere Sounas per somma di gialli, l’ex allenatore di Toro, Lecce e Vicenza, ribadisce quello che, a suo modo di vedere, è stato il canovaccio della partita, dal punto di vista tattico: “Come loro, anche noi abbiamo sbagliato qualcosa, non siamo stati pragmatici, ma siamo andati a prenderli alti. Piuttosto, non dovevamo prendere il secondo gol! Quando si incontrano due squadre che hanno valori, le partite sono equilibrate. Loro sono stati bravi a fare due gol, noi ne abbiamo fatto uno regolare ma ci è stato tolto. In terza serie non c’è il VAR e annullare un gol del genere mi sembra eccessivo – torna sulla vicenda -. I ‘se’ e i ‘ma’ non contano, è vero, ma con il risultato di 1-1 e il vento a favore psicologicamente cambia la partita. Noi abbiamo avuto due occasioni davanti al portiere e non abbiamo fatto gol, mentre il Catanzaro, al primo tiro è andato in vantaggio. Questo è il calcio”.
Infine, Franco Lerda puntualizza: “Io difendo la mia squadra, ma rendo gli onori al Catanzaro che ha meritato. Però non è come dice Vivarini, che parla di lanci lunghi. No! Si è trattato di una partita totalmente in equilibrio, decisa da episodi determinanti”. E sul parapiglia finale tra le panchine, conclude secco: “Chiedete al direttore generale Foresti”.