“L’importante è essere noi stessi”: Vivarini alla vigilia

vivarini poligiovino

Poche ore, ancora. I riflettori del “Nicola Ceravolo” stanno per accendersi sul Turno Preliminare dei playoff di Serie B 2023/24. Una gara secca, senza appelli, che vedrà il Catanzaro (classificatosi al quinto posto) beneficiare della possibilità di due risultati su tre a disposizione, per passare.

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Calcolo da non tenere minimamente in considerazione: vuoi per scaramanzia, vuoi per una condizione mentale votata soltanto alla vittoria. Perché gli uomini di Vivarini non conoscono altro “verbo”, altro credo. Lottare fino all’ultima goccia di sudore, perché la sfida non necessita di parole a margine.

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Il Brescia, sì, per staccare il pass per le semifinali, dovrà puntare unicamente a vincere: una partita delicata, ricca di insidie, diversa da quelle finora affrontate, che hanno forgiato il carattere e la fibra dei giallorossi, al di là di ogni altro aspetto.

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Sì, una sfida differente, ma l’atteggiamento del Catanzaro e i suoi principi dovranno restare i medesimi, anche se in campo saranno altri gli interpreti: novità del giorno, sebbene nelle scorse ore ci fossero stati segnali incoraggianti, l’assenza di Situm, che va ad aggiungersi ai lungodegenti D’Andrea, Ghion e Ambrosino.

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Alla vigilia dei playoff, comunque, Vincenzo Vivarini infonde calma e tranquillità: “I ragazzi ‘sentono’ questa partita, ma nel corso della settimana ho dovuto fare pochissimo ‘lavoro’, ci ha pensato l’ambiente, i tifosi, tutto ciò che ci circonda – specifica da subito, in conferenza stampa -. Servirà la massima attenzione, calma e ‘cattiveria’ in base alle circostanze, mettendo in campo la nostra mentalità con la capacità di gestire e aggredire con i nostri tempi, senza farci prendere dalla frenesia”.

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Vincenzo Vivarini

Ecco, il tipo di impegno non snaturerà affatto il modus operandi delle Aquile: “Non abbiamo mai giocato solo per il bel gioco fino a se stesso, ma per vincere e divertirci e sarà così anche domani – sottolinea il tecnico di Ari -. La nostra è una squadra che vuole sempre il massimo risultato, senza speculare”.

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Se avesse potuto scriverlo, Vivarini lo avrebbe esposto a lettere cubitali: “divertirsi”, divertimento come ingrediente alla base dei risultati, anche per portare avanti questo cammino il più a lungo possibile, perché il Catanzaro ne ha le potenzialità, nonostante qualche cerotto di troppo.

Situm Brescia

L’allenatore non dispera, anzi. “La rosa è ampia, abbiamo soluzioni con altre caratteristiche – dice -. Peccato per chi mancherà, ma siamo tranquilli”, garantisce il mister, forte di uno stadio pieno che trascinerà i giallorossi, mentre il gemellaggio con gli ospiti andrà a impreziosire l’evento: L’entusiasmo della gente è stata sempre la nostra forza, ribadisce, per l’appunto.

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Ripercorrendo, quindi, le tappe che hanno segnato la crescita del collettivo su vari piani (“siamo diventati una squadra bella da vedere, ma efficace”, annota), Vivarini attende un avversario cambiato, dato il momento: “Ci aspettiamo un Brescia aggressivo e più alto rispetto alle partite del campionato – ammette -. All’andata abbiamo disputato un primo tempo straordinario, forse il più bello di tutto il campionato, poi nella ripresa abbiamo pagato il vento contrario e la loro capacità di lottare sul piano fisico. Il ritorno, a marzo, è stato ben giocato da entrambi”, sostiene il trainer dell’US, spaginando a ritroso i due impegni di campionato contro le Rondinelle.

Antonini Brescia

Certo che l’importanza della sfida non farà venire la “tremarella” ai giovani, a coloro che non sono ancora avvezzi a certe finali, il mister dispone di un gruppo pronto sul piano mentale, soprattutto.

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E lui, avverte tensione? La vivo come sempre, concentratissimo! Certo, non è una partita come le altre – rivela Vivarini -, dovrò cercare in tutti i modi di trasmettere serenità e convinzione di ciò che siamo, ossia una squadra che può competere alla pari con tutti”.

Vivarini allenamento Poligiovino

“Siamo coscienti di quanto abbiamo fatto e degli obiettivi che avevamo all’inizio di questo percorso – osserva -. L’importante è essere noi stessi“.

 

 

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