Peccato non poter assaporare la vittoria di domenica, perché l’orologio corre e si gioca tra pochissimo, per di più in casa della capolista Pisa (reduce dallo 0 a 0 di Frosinone, quindi determinata a rialzare la testa).
D’altronde, al di là dei turni infrasettimanali che scompongono il lavoro di un team, non è mai saggio bearsi oltremodo di un successo, ma focalizzarsi sempre sul prossimo step.
E la trasferta ai piedi della Torre, per il Catanzaro, ha il sapore di un esame, l’occasione per testare il proprio valore, per soppesare il proprio potenziale in questo periodo in cui le cose sembrano in ripresa, sia nelle consapevolezze che sul piano squisitamente tecnico-tattico.
Perché, a proposito di sistemi, il “rientrante” Caserta terrà fede al 3-5-2, pur senza due uomini cardine come Situm e Petriccione e con Pontisso e Compagnon recuperati, ma non proprio al top.
Il 3 a 0 sul Sudtirol – come si auspicava – ha in un certo senso avvalorato il precedente pareggio di Bari e riconsegna un Catanzaro rinfrancato e – perché no – voglioso di confrontarsi e giocarsela al cospetto di una squadra che punta al salto e non ne fa mistero, sebbene Pippo Inzaghi preferisca glissare e tenere i piedi per terra (LEGGI QUI).
“Stiamo facendo cose incredibili, ma c’è sempre da migliorare”: non è pre-tattica, né scaramanzia quella del campione del Mondo del 2006, che non ha perso occasione per elogiare il percorso dell’US della passata stagione.
Ma il passato è passato, per l’appunto, e i giallorossi vogliono e devono dare seguito al processo di rinnovamento avviato in estate e che, soltanto ora, pare si stia materializzando: ma cogliere un risultato positivo all’Arena Garibaldi, significherebbe mettere il cartello “scusate il ritardo, ci siamo anche noi” dalle parti di via Gioacchino da Fiore, dopo risultati e prestazioni non proprio edificanti.
“Il Pisa è costruito per vincere, ma noi siamo in crescita”, ha sottolineato, da par suo, Fabio Caserta (LEGGI QUI) che si prepara a disegnare un undici nel quale cambieranno alcune caselle, eccezion fatta per il terzetto arretrato davanti a Pigliacelli.
Conferme, quindi, per Brighenti, Scognamillo (che si muove con disinvoltura anche da centrale) e Bonini. Senza Situm e con Compagnon “così così”, probabile una maglia per Cassandro dal 1′, mentre D’Alessandro sgaserà a sinistra. In mediana si rivede Koutsoupias, con Pompetti e Coulibaly.
Ottimo l’impatto del senegalese al posto di Petriccione, tre giorni fa, ragion per cui tutto lascia presumere una chance dall’inizio contro il Pisa. In avanti, potrebbe ricostituirsi il tandem classico, Biasci-Iemmello: La Mantia, allora, potrebbe essere gettato nella mischia a gara in corso.
Calcio d’inizio alle 20.30, arbitrerà Perenzoni di Rovereto, che ha diretto la gara al “Ceravolo” contro la Carrarese.
