Mister Emilio Longo si conferma uomo pacato e intelligente, dedito al lavoro in sordina.
Un allenatore che si focalizza sul cammino della propria squadra e mira a levarsi delle soddisfazioni in questo campionato con spirito di abnegazione, dopo una parentesi costellata da sconfitte. Il trainer del Picerno ha fatto ciò che ha potuto con le risorse (esigue) che aveva a disposizione, potendo contare su un valido gruppo di lavoro: alla vigilia del match con il Catanzaro, i numeri dicono che i lucani hanno totalizzato gli stessi punti delle Aquile nelle ultime cinque partite, collocandosi attualmente in piena zona playoff, con 27 punti in saccoccia, fintanto che si intravede la quota salvezza.
Questo trend positivo, quindi, pone il Picerno nella condizione migliore per fronteggiare la capolista? È giunto il momento di dire “adesso o mai più”? Mister Longo, in sala stampa, invita tutti a non fare voli pindarici: “Credo non ci sia un ‘momento giusto’ per affrontare il Catanzaro, squadra importantissima e assemblata negli anni, guidata da un allenatore top della categoria”, premette il mister.
Prima partita del girone di ritorno, è naturale fare dei richiami alla gara che ha avviato il campionato, lo scorso settembre: “Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti da allora, di essere maturi, pur conoscendo la loro forza. Anzi, l’unica differenza con quella partita è che non saremo incoscienti – sottolinea Longo -, ma consapevoli dei nostri mezzi e dei nostri limiti. Con umiltà affronteremo la migliore del campionato”.
In quella partita l’US Catanzaro lanciò un messaggio ben chiaro, a tutti, macinando gioco e gol a grappoli. Picerno prima “vittima” del torneo, eppure per Longo non è stato tutto da cestinare: “Non azzererei quella partita, guardando solo il risultato, perché ci sono state tante cose buone da parte nostra – analizza –nei flussi di gioco e nella volontà di dominare l’avversario. Oggi siamo migliorati nella compattezza di squadra, nella solidità, nella capacità di fare gioco e creare pressioni senza subire”.
Guai però, a parlare di “atteggiamento sbarazzino e spensierato”, stando alle parole dell’allenatore: “Servirà da parte nostra un approccio da squadra realmente umile, operaia, che sa di dover fare la migliore partita possibile per cercare di essere competitiva, sperando loro non siano al massimo, altrimenti non ci sarà partita contro una squadra che negli spazi ti disintegra – sostiene -. Dovremo quindi evitare di aprirci, provando ad interrompere le loro transizioni. Saremmo degli incoscienti se non ci ponessimo con un senso di responsabilità, non è il momento della spensieratezza”.
Quello che ci si attende domani, in risposta all’invito del presidente Donato Curcio, è di una comunità in festa, con le famiglie sugli spalti a spingere il Picerno verso un risultato positivo che rappresenterebbe un bel regalo di Natale per la cittadina lucana.