“A recuperar palloni, con i compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi. Lì nel mezzo”.
Il brano, celebre, di Ligabue (tra le canzoni più belle della musica italiana, contemporanea) ripercorre un passaggio ricco di significato, che si attaglia al profilo di Luca Verna: la generosità.
La generosità di chi si batte per i compagni, incassa colpi, prende palla e fa ripartire l’azione, talvolta rimanendo lontano dalla porta.
Al 29enne abruzzese è legato un aneddoto, a proposito di porta: è stato il primo calciatore dell’US a gonfiare la rete del “Ceravolo” nel campionato post-lockdown, in piena pandemia. La partita era Catanzaro – Paganese, vinta di misura, grazie a quel gol. Peccato che in quel pomeriggio piovoso di ottobre lo stadio fosse vuoto, tetro, senza spettatori a festeggiare, perché un nemico subdolo e invisibile aveva imposto il “distanziamento”, le chiusure. L’angoscia.
Sembrano passate tante vite da allora. Forse è così. Intanto, Verna ha raggiunto il traguardo delle cento presenze in giallorosso, in occasione di Catanzaro – Virtus Francavilla, due settimane fa. Anche qui è come se non vi fosse casualità, ma un cerchio che si chiude. Perché la sua avventura iniziò proprio in un Catanzaro – Francavilla di Coppa Italia, nel settembre 2020.
Domenica, prima del match stravinto contro il Potenza, gli applausi ed il giusto omaggio del pubblico, con la targa e la maglia celebrativa a suggellare il traguardo. Un cerchio che si chiude, sì, ma un ciclo ancora aperto. Una storia tutta da scrivere puntando all’orizzonte, restando in mediana a fare legna, in aiuto della cabina di regia, lontano dai riflettori. Il destino di chi porta il numero 8 sulle spalle.
Congratulazioni, Luca!