Una vittoria scaccia-crisi, quella colta dal Mantova, lo scorso weekend.
Se a ciò si aggiunge che i tre punti siano arrivati in un derby sentitissimo, allora i virgiliani possono vantare lo spirito di chi intravede una svolta.
Perché gli uomini di Davide Possanzini (califfo della cadetteria con una bella spolverata di A tra fine anni ’90 e nuovo millennio) stanno dimostrando di acclimatarsi a questa nuova dimensione, dopo il salto dalla Lega Pro che tanto entusiasmo continua a generare.
E il Catanzaro dovrà tenere ben presente proprio questo aspetto: l’entusiasmo sbarazzino della matricola che non ha niente da perdere.
Sedici punti – uno in più dell’US) – e, ribadiamo, un successo che ha iniettato fiducia ulteriore (da cui, tra l’altro, è scaturito il clamoroso cambio di panca a Cremona).
“Una squadra che crede in ciò che fa“: parola di mister Possanzini. “Come dar fastidio alle altre? Attraverso la nostra identità“, ha detto il tecnico marchigiano, pregustando la trasferta calabrese di sabato prossimo.
Chiave di lettura pressoché identica in capitan Burrai, il quale salterà la spedizione causa squalifica, suo malgrado.
“Possiamo giocarcela con tutti senza mai sentirci inferiori“, ha detto uno degli uomini più rappresentativi dei lombardi, alla stregua di Aramu e Ruocco: ecco, i prossimi giorni serviranno anche a dire di più se i due saranno della partita o no, visti i rispettivi acciacchi.
Stesso discorso per Antonini da sponda giallorossa. Con Petriccione e La Mantia sulla via del pieno recupero, Caserta dovrà monitorare in particolar modo le condizioni del difensore brasiliano e di Situm.
Ma sette giorni di lavoro, ancora, costituiscono una parentesi durante la quale lavorare senza ansie né frenesia.