Maran rammaricato: “Meno di quanto avremmo meritato”

Maran Rigamonti Brescia

Un pareggio figlio di una gara divertente, ben giocata dal Brescia di Rolando Maran e il Catanzaro. Il risultato finale di 1-1 sembra essere giusto, per quanto mostrato sul terreno di gioco dalle due compagini, che non hanno avuto remore nell’affrontarsi a viso aperto. Entrambe reduci da un buon momento di forma, nonostante le sconfitte rimediate nel turno precedente rispettivamente contro Parma e Reggiana, le due formazioni hanno confermato di godere a pieno merito delle posizioni di classifica nelle quali sono situate (settimo posto per le Rondinelle a quota 39 punti; dieci in più per le Aquile che occupano il sesto posto a 49).

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Al termine della gara, un rammaricato Maran analizza quanto visto nei novanta minuti, puntualizzando come, secondo la sua visione, i suoi avrebbero meritato qualcosa in più, in termini di punti: “Tra la partita precedente col Parma e questa in casa, contro il Catanzaro, avremmo meritato almeno tre punti in più – esordisce il tecnico ex Cagliari -. Sapevamo che oggi non sarebbe stata una partita semplice, ma l’abbiamo affrontata nel modo giusto. A me la squadra è piaciuta tanto, soprattutto dopo aver subito il gol dello svantaggio”.

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E il mister del Brescia recrimina sul presunto tocco di mano in area, nel primo tempo:L’episodio è clamoroso – dice -. Io non capisco più quando sia rigore e quando non lo è. Faccio fatica a interpretare determinare regole. Il fallo di mano era evidente, difatti non comprendo perché l’arbitro non sia stato richiamato al VAR. Rimango senza parole”.

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La rete dello 0-1, firmata Tommaso Biasci, arrivata al termine del primo tempo, in seguito ad una grande frustata di testa dell’attaccante pisano, avrebbe potuto destabilizzare l’umore di un Brescia he aveva ben disputato i quarantacinque minuti iniziali. Al gran gol di Biasci, però, ha risposto un altro colpo di testa, siglato da Borrelli: “Abbiamo fatto una buona gara contro una squadra complicata da affrontare – ammette l’allenatore trentino -. Ce la siamo giocata a viso aperto, sapendo che in alcuni momenti avremmo sofferto. Avevamo di fronte una formazione che gioca la palla e tiene il pallino del gioco, invece, per lunghi tratti hanno giocato negli ultimi venti metri di campo. Siamo stati sempre in grande controllo, giocando con i difensori in settanta metri di campo uomo contro uomo: era l’unico modo per riuscire a sporcarli di più”.

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Dunque, la “frustata” del numero 28 giallorosso sembra abbia rappresentato il punto di svolta della partita, arrivata nei primi minuti della seconda frazione di gioco, data la reazione rabbiosa e famelica, con cui la formazione lombarda si è mostrata al rientro in campo: “Nell’intervallo, dopo gol allo scadere della prima frazione di Biasci, ho sistemato un po’ di cose – dice l’ex trainer del Genoa -. Nella seconda frazione siamo entrati più convinti di poter cambiare la partita e anche di poterla vincere. L’abbiamo ripresa ma non siamo riusciti a portarla a casa”.

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I giallorossi rappresentano un avversario di quelli duri da affrontare, ma i padroni di casa hanno saputo arginare le offensive degli ospiti: “Abbiamo creato diverse situazioni per vincere la partita – dichiara lo stesso Maran -. E’ un peccato perché usciamo dal campo con meno di quanto avremmo meritato, ma con la consapevolezza di essere una squadra che sa cosa vuole”.

Prosegue poi, nella disamina del match: “Oggi ho detto alla squadra di non pensare all’avversario contro il quale avremmo giocato ma di credere di giocare contro noi stessi – rivela -. Purtroppo non abbiamo centrato la vittoria ma ci abbiamo provato dall’inizio alla fine”.

E da par suo, il collega Vivarini si ritiene tutto sommato soddisfatto dal risultato, al termine di una gara definita “priva di tatticismi” (LEGGI QUI).

 

 

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