Bari e Catanzaro sono realtà accomunate da due fattori, su tutti: una posizione in classifica non allineata allo spessore dell’organico e, soprattutto, l’aver cambiato molto in estate (calciatori, direttore sportivo e allenatore).
Quella di domani sera – anticipo della nona giornata – per i Galletti sarà la prima di tre gare su cinque al “San Nicola”, in vista della sosta di novembre: ok, non serve proiettarsi troppo al futuro ma focalizzarsi sul singolo impegno, però Moreno Longo terrà conto anche di questo elemento.
Prioritario, comunque, è battere un Catanzaro ancora in cerca del gol in trasferta. “Affrontiamo un avversario di valore, non solo per l’organico ma per il percorso che ha fatto – annuncia ai microfoni il mister biancorosso -. Si tratta di un gruppo che da oltre due anni sta facendo ottime cose (basti pensare i playoff della scorsa stagione) e quindi può renderci la vita assolutamente difficile“.
Tre mesi di lavoro con giocatori diversi, un direttore nuovo (Magalini, uno dei tanti ex della partita) e diverse risposte da individuare soltanto attraverso il lavoro, per i pugliesi.
Quali le contromisure, allora? “Dovremo dare continuità soprattutto alle prestazioni e fare quello step in più e tramutarle in vittorie”, sottolinea Longo, considerando i due pareggi nelle ultime due partite.
Senza lo squalificato Lella e l’infortunato Matino, l’ex trainer di Toro, Alessandria e Como può contare sul resto della rosa, premendo su un altro aspetto importante: “Serve mantenere la giusta mentalità per non snaturarci – dice -, tenendo fede a quei principi che ci consentono soluzioni differenti, grazie alle nostre caratteristiche”.
Squadra versatile il Bari, in cerca di un miglioramento, di una svolta, che possa consentire di andare oltre quei dieci punti fin qui raggranellati, avendo raccolto meno di quanto seminato in termini di gioco. Per far ciò, stando alle parole di Moreno Longo, occorre cinismo per affinare la fase di finalizzazione.
Non si appella alla sfortuna o alle sviste arbitrali il trainer torinese (“è la scusa dei perdenti”, glissa): guai a sentirsi vittime degli episodi, anche se questi possono incidere sul cammino.
“Dobbiamo coltivare un pensiero vincente, migliorare nell’atteggiamento, avere fame nel ricercare il gol, ma attenzione al Catanzaro – avverte -. Sì, non ha ancora segnato in trasferta, però è squadra che concede poco, forse quella che ha concesso meno tiri nella categoria, perché ha grande solidità“.
Di sicuro, servirà considerare lo spirito con cui si presentano le Aquile e la situazione delicata che riguarda Fabio Caserta: non dovesse giungere un risultato positivo (o quantomeno una prestazione convincente), la posizione del tecnico calabrese diverrebbe inevitabilmente precaria e andrebbe valutata dalla proprietà.
“Contro di noi si presentano sempre squadre che si giocano molto poiché vivono un momento nel quale hanno l’obbligo di reagire! Il Catanzaro si presenterà agguerrito, conosciamo le dinamiche che sta attraversando – ammette Moreno Longo -, ma noi dobbiamo esserlo ancor di più, in casa nostra, perché abbiamo altrettanto bisogno di punti, di crescere”.
Venendo poi a questioni tattiche, giocherà un ruolo fondamentale il rientro di Iemmello, più che il modulo dei giallorossi: “Loro cambiano sistema spesso, anche in base alla posizione di Iemmello – osserva il tecnico del Bari -. Insomma, è una squadra che non ha un assetto definito ma all’occorrenza sa cambiare disposizione, grazie a giocatori di assoluto livello. Dovremo giocarcela con grande precisione, attenzione e intensità”.