Per Andrea Milani non sarà una partita come le altre. Del resto, come potrebbe esserlo, per lui che del Latina è stato capitano e ha trascinato i pontini in B, con l’amarezza della Serie A sfiorata.
In merito a quella finale playoff persa contro il Cesena nel 2014, poi, piovvero una sfilza di illazioni sulla squadra nerazzurra, che Milani non dimentica e per le quali prova ancora oggi amarezza. Ma il passato è passato, il Catanzaro del resto conosce bene il sapore di una sconfitta. Catanzaro che fa parte del presente del tecnico laziale, chiamato a sostituire in panchina Vincenzo Vivarini, il quale dovrà scontare il turno di squalifica comminatogli dal Giudice Sportivo. Al “Domenico Francioni” il timone passerà nelle mani proprio di Milani, avversario tra la sua gente.
In una intervista rilasciata al periodico Il Giornale Sportivo, l’allenatore in seconda dell’US Catanzaro anticipa quelle che saranno le sue sensazioni, domenica: “Latina è stato il mio passato, fatto di croce e delizia e affrontarlo per la prima volta da allenatore mi darà sensazioni particolari”.
Inevitabile, una parentesi circa la sua attuale esperienza a Catanzaro e sulla scaramanzia – legittima – di una parte della tifoseria che preferisce non adoperare la parola “serie B”: “Siamo ‘condannati a vincere’ – dice – ma stiamo facendo bene anche se il Crotone non molla e ci costringe a spingere forte. Sei punti di vantaggio non rappresentano un margine rassicurante”, sostiene Milani, secondo il quale il Latina dispone delle carte per centrare un piazzamento ai playoff.