Quel “vaffa” sibilato tra i denti, da mister Paolo Bianco, stizzito da una domanda nella zona mista dopo il match col Bari è l’ultima “dichiarazione” pubblica da sponda Modena. Sì, perché la tensione montata nel corso delle settimane non si è ancora diradata anzi, è andata via via addensandosi.
A parte il roboante (e inatteso, col dovuto rispetto), 3 a 0 addirittura sul Parma, unico spiraglio di sole tra le nubi di questo 2024, poco di significativo da ricordare.
Un cammino balbettante, contrassegnato da pareggi e sconfitte per il Modena che, dopo aver espugnato il “Ceravolo” di Catanzaro – negli istanti finali, senza capire nemmeno “come”, a momenti – ha centrato appena due vittorie (inclusa quella contro la capolista, per l’appunto).
Allora lavorare serenamente, in questo frangente – non breve – non è stato facile per Bianco e staff, tutt’altro. Si è quindi optato per il silenzio stampa, per ritirarsi dall’occhio di bue mediatico e lavorare in silenzio, al fine di ritrovare l’armonia.
Silenzio stampa confermato anche al “Liberati” di Terni, dove i Canarini hanno colto l’ennesimo pareggio: un brodino riscaldato, per una realtà che ambiva a qualcosa di più e non vivacchiare nell’insipida terra di mezzo a +4 sui playout.
Sì, è vero, i playoff non distano così tanto e i trentanove punti in classifica lasciano intravedere l’aritmetica salvezza. Ma la piazza non può certo ritenersi soddisfatta. E venerdì sera, al “Braglia”, arriverà quel Catanzaro battuto all’andata e voglioso di “restituire il favore”.
I giallorossi arrivano da una sconfitta che, in ogni caso, non ha minimamente pregiudicato lo stato di forma psicofisica, anzi: gli uomini di Vivarini – con Brighenti sulla via del definitivo recupero – hanno ormai delle consapevolezze così salde da non temere avversari nella lotta per i playoff e il pubblico che si accalcherà al sostegno dell’US farà la sua parte, come sempre.
Al momento, dati alla mano, sono oltre 1200 i tagliandi acquistati per il settore ospiti. Sullo sfondo, continua la marcia in casa giallorossa: rivedere i passaggi dell’1-2 imposto dal Como e quelle sbavature (come il calo una volta oltrepassata l’ora di gioco) fa da trama al lavoro di una settimana “corta”. La partita è ormai imminente.