Chiusura col botto per la Reggiana, che saluta l’anno solare battendo il Catanzaro per 1 a 0. Una vittoria di misura, che dà seguito agli ottimi spunti emersi nel successo di Bolzano. I granata fanno un altro, piccolo, passo in avanti, allontanandosi dalla zona retrocessione, mettendo fieno in cascina: 23 punti e tanta fiducia, in vista della ripresa.
Non occorre sudare oltremodo contro questo Catanzaro che, orfano dell’uomo-simbolo Iemmello, palesa inconsistenza in avanti, carenza di idee in mezzo al campo e più d’una distrazione dietro: il gol da calcio piazzato, mette a nudo la fragilità difensiva mostrata oggi dai giallorossi. In sala stampa, mister Alessandro Nesta non cela la propria soddisfazione, ma preferisce mantenersi cauto in vista della ripresa: la classifica migliora, questo risultato è un’altra iniezione di ottimismo per il prosieguo del torneo, ma la strada sarà ancora lunga e tortuosa per centrare l’obiettivo salvezza.
E nella sua analisi, l’ex bandiera della Lazio dimostra di essere un campione nel mondo anche di umiltà e ironia. Emblematica, tra l’altro, la battuta lanciata ai suoi detrattori: “Ora mangio il panettone!”, dice. “Siamo riusciti a fare una partita senza concedere molto, pur restando bassi. Ci sono due modi per affrontare il Catanzaro, pressarlo forte (e non siamo nelle condizioni di riuscirci, per ora), oppure aspettare e farsi bucare il meno possibile. Siamo riusciti in questa seconda ipotesi – ammette – facendo una buona partita difensiva. In avanti, invece, giochiamo a tratti, ma l’obiettivo è tirare in porta”.
Un Nesta precursore delle idee di Vivarini, tra l’altro: il risultato deve necessariamente transitare dal gioco. E se per l’allenatore delle Aquile, la squadra è mancata nella cattiveria (LEGGI QUI), per il tecnico granata è stato proprio l’atteggiamento nel chiudere i varchi a concepire la vittoria: “Siamo stati bravi a chiudere gli spazi sulle fasce e a ‘sporcare’ i loro cross, specie nella ripresa. Io preferisco rischiare di perdere palla in uscita, che non giocare”, sottolinea l’ex difensore del Milan.
“Contro il Catanzaro, se si sbagliano i tempi di uscita ci si fa male – continua -. Allora sono contento di come abbiamo occupato il campo, perché a conti fatti abbiamo concesso giusto un tiro in avvio di gara e poi nient’altro”. La sosta, dunque, è ideale per recuperare energie mentali e fisiche, a questo punto della stagione: “Abbiamo bisogno tutti di riposarci un po”, sostiene l’allenatore della Reggiana.