“Non abbiam bisogno di parole” – Il Corsivo

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Sono molteplici le sfumature che accomunano due sponde, di per sé inconciliabili vista la rivalità sportiva tra le città: la linea di pensiero, sviscerata tutta nelle parole degli allenatori. Sì, potremmo star qui a blaterare, a ripetere la tiritera del “è una partita che si prepara autonomamente”, perché effettivamente è così.

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Essendo precario l’equilibrio dei nervi, “non abbiam bisogno di parole per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore” canta Ron; solo che, in questo caso, non è proprio un sentimento “nascosto”, ma evidente. Le sensazioni che accompagnano Cosenza – Catanzaro, il derby calabrese per antonomasia, tanto atteso nei mesi – e negli anni, quando non capita di condividere lo stesso campionato – sono palpabili, visibili agli occhi, tangibili sulla pelle.

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Così, sia pur con caratteri diversi, Vivarini e Caserta suonano la stessa chitarra e lo hanno fatto ai microfoni, a caldo, dopo i rispettivi impegni di campionato: l’uno, dopo la vittoria sul Bari, l’altro dopo il preziosissimo pareggio in casa della capolista. Intanto, occorrerà ascoltare cosa diranno domani, nel consueto briefing con la stampa della vigilia.

Non occorre caricare oltremodo l’ambiente, dicevamo: a quello pensa la gente e, verosimilmente, la passione dei ragazzi del tifo organizzato, da sempre elemento traino. Non necessita di note a margine, quindi, il bel comunicato diffuso nelle scorse ore dagli Ultras Catanzaro i quali, anche stavolta, chiamano a raccolta la tifoseria affinché si possa dare il sostegno alla squadra nel corso dell’allenamento di rifinitura, domani pomeriggio. Ci sta, è così che dev’essere, è così che è sempre stato.

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Chi scenderà in campo, invece, avrà comunque il non facile compito di trarre il massimo dal sostegno della gente, pur restando impermeabile, concentrato, lucido. Lo stesso Vivarini era conscio di dover lavorare prettamente sull’ambito tecnico-tattico, sulle dinamiche del campo e non sulla testa dei calciatori, i quali sentono l’importanza della sfida. Di questo avviso è dunque Fabio Caserta:Saranno giorni lunghi, molto delicati per noi – aveva annunciato dal “Tardini” -. Si parla del derby dall’inizio dell’anno, ma dobbiamo ‘isolarci’, sarà un bell’esame per noi“. 

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La classifica si annulla, i valori quasi sono marginali: è una partita fondata sull’emotività, sul calore dagli spalti (che al “San Vito – Marulla” saranno ovviamente gremiti, settore ospiti incluso) e sarà anche curioso assistere alle sfide nelle sfide: le curve, i due tecnici, Tutino da una parte e Iemmello dall’altra. Tutto costituirà una cornice degna di altri palcoscenici, con l’auspicio che il tutto possa unicamente confinarsi allo sfotto’ e al campo, demagogia a parte.

A connotare la giornata, tra l’altro, la riunione della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo a Cosenza, riunitasi per valutare la riapertura della Tribuna Rao, che dovrà aggiornarsi a domani pomeriggio alle 16, per una nuova verifica.

Antonini

E dovrà fare un’ulteriore verifica anche il tecnico dell’US, un nuovo check per quel che riguarda le condizioni di Antonini: recuperato Verna, il difensore di Porto Alegre – calatosi nel contesto come fosse un veterano tra le Aquile – ha accusato la noia muscolare per cui è preferibile temporeggiare prima di stabilire se sarà o meno del match. A mali estremi, però, il rientro dalla squalifica di Scognamillo non altera lo stato delle cose, anzi.

Di sicuro, domani ci sarà modo di attingere dalle deduzioni fornite dal campo e dalle dichiarazioni (presumibilmente “abbottonate”) dei due allenatori. Perché in fin dai conti non serve dire altro. In fin dai conti “non abbiam bisogno di parole”.

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