Comunque vada, questi playoff hanno scritto un nuovo capitolo per molti. Sembrava essersi “appiattita” da mesi, la stagione, per gente come Oliveri, Pontisso, Donnarumma o Brignola. Invece la sorte (anzi, mister Vivarini) offre l’opportunità che aspettavano per dimostrare il proprio valore
Per dimostrare di esserci. E anche Andrea Oliveri c’è, come ampiamente dimostrato nelle ultime settimane, gol con la Samp a parte. Anche nell’andata della semifinale contro la Cremonese – una big – il ragazzo ha dato prova di meritare il posto, non come “vice” dell’infortunato Situm.
“Il bello viene ora, ai playoff, voglio farmi trovare pronto per i compagni”, aveva detto non più tardi di due settimane fa l’esterno palermitano: i fatti gli hanno dato ragione.
“Primo tempo meglio la Cremonese? No, in verità ha fatto meglio nei primi venti minuti, poi da lì abbiamo ingranato marce superiori fino ad arrivare a fare un secondo tempo tra i migliori dell’anno, forse il migliore con me in campo”, puntualizza da subito Oliveri in sala stampa, raddrizzando il tiro rispetto alla domanda.
“Andremo lì consapevoli di ciò che ci aspetta – annuncia il numero 33 giallorosso, proiettandosi al match di sabato -. Servirà riportare queste intensità, voglia e rabbia anche al ritorno. Ripetendo questa prestazione, a parte i primi venti minuti, riusciremo a portarla a casa, perché questa sera non ci è mancato nulla”.
A proposito della mole di gioco sviluppata nella ripresa, Oliveri non ha dubbi: “Le occasioni sono arrivate, abbiamo avuto magari sfortuna o per meglio dire mancanza di concretezza – specifica -. Ma se avessimo vinto non ci sarebbe stato nulla da eccepire“.
Di sicuro il Catanzaro potrà avvalersi della sua condizione, fisica e mentale, oramai ritrovata: “Sul piano mentale ho preso la giusta fiducia – afferma -, quindi sto bene sotto tutti i punti di vista e ho tanta voglia di dare il mio contributo per ottenere il massimo risultato”.