Partiamo da un presupposto: tutto seguirà il suo corso, perché ogni fiume è destinato a raggiungere il mare. Non c’è fretta, non vi sono assilli. Un mese di mercato dovrebbe bastare per sfoltire prima di tutto e cesellare un organico a questo punto improntato tra 3-5-2 e 4-4-2.
Partiranno in molti (Volpe e Piras hanno già salutato) e arriveranno giusto quelli che si rendono idonei a sistemare qualche casella, pur mantenendo un occhio vigile su tutto, specie sulle occasioni dell’ultima ora. Insomma il Catanzaro non deve mica rifondare o ricostruire, ciò è acclarato.
E se è opportuno sfrondare un po’ di edera rampicante, chi arriverà non andrà certo a rimpiazzare i partenti nella medesima zolla di campo, ma si lavorerà altrove: dal “ci vo’ a punta” must catanzarese degli anni passati siamo giunti al “ci vo’ u quintu”, perché è sulla corsia che occorre intervenire, dove il solo Situm (del cui rinnovo non vi sono novità) non può bastare.
L’elenco di coloro che andranno via si affolla coi nomi di Turicchia (tornerà alla base per non uscire dal giro dell’Under 21), Ceresoli, Brignola e Seck, ai quali, seppur con la matita e non col pennarello rosso, si aggiungerebbe quello di Pagano, ma l’US vorrebbe trattenere il talentuoso centrocampista capitolino.
Citando il ds Polito “la Roma bussa” (LEGGI QUI), vuole risposte, perché attenderebbe continuità nei confronti di un tesserato sul quale sono stati spesi fiumi di inchiostro per esaltarne il potenziale, giustamente. Uno dei 2004 più interessanti d’Italia: era stato presentato così Pagano e ancora lo è, nonostante sia rimasto fuori dai radar per tanto tempo.
L’impatto contro la Salernitana, nell’ultimo match del 2024, risuona da “ci sono anch’io”: il messaggio lanciato a Fabio Caserta è abbastanza chiaro, però è impensabile che venga alterato l’equilibrio mediano delle “3 P” (Pompetti-Petriccione-Pontisso). Ciononostante l’US è bene che non rinunci a Pagano, inutile girarci intorno.
Stesso discorso per Pittarello: a secco di gol e con meno minuti rispetto agli altri, il centravanti ex Cittadella potrà rivelarsi la carta in più delle Aquile, in tandem con Iemmello.
Sì, manca solo il gol – elemento non di poco conto per un attaccante – ma il numero 90 sembra proiettato verso la definitiva rinascita, al netto di quanto mostrato nelle recenti uscite, soprattutto nel derby, palcoscenico di quelli che farebbero tremare le gambe a molti. E invece Pittarello ha convinto.
Ciò, tra l’altro, spiega l’offerta declinata e restituita al Palermo, che pure si era esposto nelle avances: alludeva a questo, Ciro Polito, blindando il giocatore giunto in estate.
Il derby, appunto: serviva una risposta forte, sul piano caratteriale e mentale, tradotta nel successo di misura con la Salernitana e ciò ha consegnato ai ragazzi una pausa serena, per poi ritrovarsi al Poligiovino con immutata armonia ieri.
E da un primo sguardo, subito una novità, attesa: D’Alessandro viaggia verso il recupero ed è ipotizzabile che il suo nome possa figurare tra i convocati per Bolzano.
Tuttavia, in questa settimana resteranno monitorati Coulibaly e Koutsoupias – oltre a Bonini – ma c’è da essere cautamente ottimisti, a priori. Il tesoretto di punti può essere rimpolpato nel breve termine, poiché la priorità resta “il mantenimento della categoria” (Polito docet). Se arriverà altro ce lo godremo.