Oliveri ai microfoni: “Ora arriva il bello della stagione”

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Una delle sue migliori partite a Catanzaro, se non la miglior partita. Indipendentemente dal bel gol siglato contro la Sampdoria, questo finale di stagione in prima linea è il giusto premio per Andrea Oliveri. O, se vogliamo, una sorta di riscatto, dopo aver “inaugurato” il campionato con tre giornate di squalifica (per il rosso preso con lo Spezia), fattore che avrebbe potuto relegarlo ai margini.

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Vivarini, del resto, si era sempre speso sul suo conto, con elogi e parole di sprone, proprio come nel post-partita (LEGGI QUI). Alla fine l’1-3 del “Ceravolo” vale solo per le statistiche: è stato importante per soppesare il livello di coloro che hanno avuto fin qui meno spazio.

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“Mi sento soddisfatto della prova personale e di quella della squadra, ma abbiamo subito dei gol frutto di nostre disattenzioni. Guardiamo avanti, adesso arriva inizia il bello della stagione, dice saggiamente Oliveri, intervenendo in sala stampa.

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Indubbiamente, ciò rappresenta per il calciatore scuola Atalanta un treno da non perdere, sebbene il titolare di quella zolla di campo sia Situm, ad oggi: “Sarò sempre pronto a dare il massimo per la squadra, in qualsiasi ruolo il mister voglia schierarmi”, annuncia il ragazzo, motivato in vista dei playoff.

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Emblematiche, quindi, le parole – proferite quasi con tono paterno – di Vivarini, a proposito della crescita di Oliveri e del suo valore. “Sì, come diceva il mister mi sono ‘scrollato di dosso la polvere’, quelle negatività avvertite durante l’anno”, ribadisce Oliveri, il quale dedica la rete alla famiglia, in particolare ai fratelli: “La mia dedica va al mio fratellino, un piccolo prodigio, e alla mia sorellina, con l’auspicio che possano prendere spunto, sul piano emotivo, da questo gol”. 

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Vivarini e Pirlo

Riscontrando similitudini – specialmente dal punto di vista umano – tra i gruppi con cui ha condiviso lo spogliatoio, tra Bergamo, Frosinone e Catanzaro, Oliveri ha una “peculiarità”: l’aver ottenuto dei risultati, anno dopo anno. Inevitabile la battuta, dunque: “…La promozione del Catanzaro? Allora vorrebbe dire che sono proprio un talismano!”, scherza, suscitando l’ilarità della sala stampa.

 

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