“Ecco, mi sento l’O’Rey di Catanzaro”: diceva così, con quegli occhioni dolci e carichi di commozione, Massimo Palanca, in uno dei tanti servizi che la tv nazionale gli ha dedicato, nel corso degli anni, rendendo omaggio alla sua grandezza.
Sì, la grandezza, del calcio di provincia, del meraviglioso calcio del Sud, di cui lui è stato raro esemplare. Perché Palanca, quei baffoni, quella scarpa numero 37, non hanno fatto sognare solo una città capoluogo di una regione che veniva all’ex Militare per ammirare le sue gesta. Ha fatto sognare generazioni di calciofili.
E di questa terra, di Catanzaro, lui è sempre stato figlio. Un legame che parte da molto lontano e che avrà (ulteriore) coronamento quando a “O’Rey” verrà conferita la cittadinanza onoraria, il prossimo 21 agosto, a Palazzo De Nobili. Data tutt’altro che casuale, poiché il 21 agosto prossimo “Massimè” festeggerà il suo settantesimo compleanno.
Dieci anni fa – per inciso – grande festa in una nota struttura del quartiere marinaro, alla presenza di molte tra le “vecchie glorie” giallorosse, che con Palanca hanno condiviso i successi, anni indimenticabili per un popolo intero.
E non è, tuttavia, situazione poi così “inedita” per Palanca che già nell’aprile del 2011 (esattamente il 12 aprile), aveva ricevuto le Chiavi della Città. Fu l’allora sindaco Rosario Olivo a consegnare l’onorificenza alla bandiera dell’US e, per la cronaca, all’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro, Monsignor Antonio Ciliberti, in quanto personalità che hanno dato lustro alla città. Tra poco più di due mesi, la sede dell’Amministrazione Comunale tornerà a regalare emozioni giallorosse. E sarà un festival di ricordi, di tutto ciò che quel sinistro da calcio d’angolo e non solo, quel “piedino di fata” ha regalato ad una terra.
LE FOTO DELLA CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLA CITTÀ