“Credevo che la macchina fosse chiusa”!
Alessio Curcio scherza ancora, in sala stampa, ripensando all’esultanza dopo il gol e rivelando la “scommessa” che vi era dietro il gesto, insolito quanto simpatico, di saltare proprio sulla vettura ai piedi della Ovest.
L’ex capitano del Foggia continua a raggranellare minutaggio, consapevole del fatto che, momentaneamente, l’undici titolare lo vede escluso, ma per lui, dall’alto della sua esperienza, non è affatto un problema. Ieri, quindi, contro il Latina, la soddisfazione di segnare la prima rete in giallorosso, a dimostrazione di quanto siano veritiere le parole di Vivarini: tutti i calciatori in rosa sono coinvolti e devono restare sul pezzo, sempre pronti. Stesso discorso vale per Cianci, alla sua seconda rete stagionale.
Inoltre è stata l’occasione per sentire le parole di Curcio ai microfoni per la prima volta, dal suo arrivo, il quale non può che dirsi contento di essere in una “società organizzata e in una squadra composta da calciatori forti”. E poi, a proposito del girone, aggiunge: “Vi sono diverse squadre di livello alto, non è il caso di parlare di ‘fughe’, perché il campionato sarà lungo e difficile e si dovrà puntare sempre al massimo”.
Sulle dinamiche che lo hanno spinto a scegliere Catanzaro, Curcio ammette: “A Foggia mi era stato fatto capire che non sarei rientrato nel progetto, così, tra tre soluzioni importanti, la scelta è virata sul Catanzaro perché sapevo fosse un’ottima società e una grande squadra – conclude – perciò, sarei andato via da Foggia solo per cambiare in meglio, per provare a vincere il campionato”.