“Le sconfitte fanno parte di ogni percorso, ma così fa male”. Parola di Tommaso Biasci. Sì, fa male per il Catanzaro che non si disunisce, anzi, riparte più coeso e consapevole di prima, nonostante questa brusca battuta d’arresto. Cinque ceffoni presi in casa, che non ledono minimamente le proprie convinzioni, né quelle di una tifoseria che già nel match con il Parma, mentre si materializzava la sconfitta, ha dato prova di grande maturità e mentalità. Una passione, un ardore, di cui si è parlato – sul web e sulla carta stampata – in ogni dove.
Allora, le parole di Biasci, intervenuto ai microfoni nell’incontro con la stampa al Poligiovino, risuonano come input per riprendere la scia, rimettersi in marcia risollevando la testa. Lui, che di questo gruppo è elemento traino, tra spogliatoio e campo, fin dal gennaio 2022. Cianci, Vazquez, Iemmello o Curcio: Biasci è quell’elemento che sta bene con tutto, che si armonizza in ogni tipo di contesto tattico, con qualsiasi partner e ciò sta emergendo anche in queste prime battute, in Serie B, con l’attaccante toscano protagonista di un’ottima partenza, sul piano personale.
“Fortunatamente non eravamo abituati a perdere, nell’ultimo anno, ma sappiamo che adesso è un altro tipo di campionato – sostiene il numero 28 dell’US -. Abbiamo giocato contro una delle squadre favorite – se non “la” favorita – per la vittoria finale, ma ovviamente fa male perdere così perché stavamo anche facendo una buona prestazione. Certo, abbiamo commesso errori che stiamo analizzando in modo da non ripeterli. Ma sono convinto che, seppur faccia male, ci aiuterà a sbagliare molto meno, la squadra è ancor più consapevole della propria forza”.
Ribadendo quanto ormai sia perfettamente assimilato al gioco di Vivarini, con cui ha trovato continuità da un anno e mezzo a questa parte, Biasci pone in evidenza l’apporto di ogni compagno, che lo sostiene nella finalizzazione: “I compagni mi consentono di esprimermi al meglio, sono inserito nel contesto giusto. Mi sto trovando molto bene anche in questa categoria, sebbene ci sia maggiore forza fisica negli avversari – spiega – ma dal punto di vista offensivo, giocare contro squadre che se la giocano e concedono probabilmente molti spazi, è ideale per le mie caratteristiche”.
Prima di focalizzarsi sull’impegno del “San Nicola” (calcio d’inizio alle 16.15, domenica), l’attaccante delle Aquile esamina alcuni dei momenti chiave della sconfitta contro il Parma, su cui si sta intervenendo: “Avremmo anche potuto sbloccarla, ma abbiamo preso gol causati da palloni persi e, poiché non eravamo posizionati benissimo, abbiamo dato modo all’avversario di ripartire e segnare – ammette -. Nonostante avessimo subito il contropiede, eravamo comunque in superiorità numerica e abbiamo incassato due gol. Ecco, anche questo è un aspetto da analizzare”.
Indipendentemente da come si articolerà la stagione del Catanzaro, Biasci porterà nel suo bagaglio, nel suo cuore, il gol segnato al debutto al “Nicola Ceravolo” con lo Spezia, in uno stadio gremito, con il boato del pubblico, sebbene – ad onor di statistica – la prima marcatura in campionato si quella contro la Ternana, a Lecce. Ma la sfumatura emotiva, di un gol davanti al proprio meraviglioso pubblico, passionale, è tutt’altra storia.
Nel mirino, dunque, il Bari. I galletti sono in cerca di una propria identità, se si considera che sette punti frutto di una sola vittoria rappresentino un bottino fin qui non proprio cospicuo: “Affronteremo la squadra che ha perso la Serie A all’ultimo secondo della finale playoff – ricorda Biasci -. Andremo a giocarci la partita, come sempre, in uno stadio bellissimo e contro una difesa solida, una squadra forte che gioca bene a calcio. Sarà una bella vetrina per cercare di riscattarci“.