Luca Mora non ci sta.
Il vicecapitano del Pescara (chiamato a sostituire Ingrosso) si presenta nella sala stampa dell’Adriatico amareggiato dal risultato, ma al contempo carico di astio. Non verso il Catanzaro, specificatamente, al quale rivolge un plauso per la vittoria, ma nei confronti della conduzione arbitrale, a suo dire “non all’altezza”, per usare un eufemismo. E sono parole al vetriolo, all’indirizzo dell’arbitro Di Marco di Ciampino.
“Intanto faccio i miei complimenti al Catanzaro, che ha vinto meritatamente, anche se con un risultato troppo ampio rispetto a quello che si è visto in campo. Nella mia carriera, non ho mai visto una direzione arbitrale come quella di oggi. È stato irrispettoso verso i giocatori, dal primo al novantesimo, ponendosi con presunzione – dice in maniera secca e perentoria -, non lo accetto, specie se consideriamo quanto la nostra sia una squadra educata. Il suo atteggiamento ha incattivito e agitato tutti. Poi, gli episodi si possono anche sbagliare”.
Quello del numero 19 biancazzurro è uno sfogo senza esclusione di colpi: “Con un rigore a favore non concesso e un’eventuale espulsione, sarebbe cambiato tutto, ma oggi è girato tutto storto – continua -. Non so se sono finito tra gli ammoniti, ma mi aspetto di tutto da quest’arbitro, magari non me ne sono accorto”. Nella sua analisi, Mora osserva: “Abbiamo pagato il gol patito all’inizio, ma non sono negativo, ho visto una squadra che se l’è giocata alla pari con il Catanzaro. È sicuramente una realtà più avanti di noi nel lavoro, ha perso un campionato e ha messo dei correttivi nel tempo. La nostra invece è una situazione totalmente nuova”.
A proposito dei momenti salienti del match, riepiloga: “Nel primo tempo, a parte il gol subito, non ricordo occasioni del Catanzaro, mentre noi, oltre al rigore non fischiato, abbiamo avuto un altro paio di occasioni – afferma -. D’accordo, al miglior attacco dell’intera Lega Pro si può concedere qualcosa in avanti, ma loro hanno fatto i due gol solo su due episodi. In ogni caso, complimenti per il cinismo, hanno meritato, anche se non credo ci sia stata una supremazia da metterci in difficoltà”.