Ha “i passi contati”, Andrea Pirlo. E lo diciamo senza molti fronzoli, perché una qualche drastica decisione, da parte del club doriano, potrebbe giungere già in serata o domani. L’ex fantasista di Juventus e Milan, da quando ha appeso gli scarpini al chiodo, intraprendendo la carriera da allenatore, sta ottenendo risultati inversamente proporzionali rispetto ai successi ed ai trofei sollevati da calciatore, tanto da essere bersaglio di prese in giro, non tanto velate, sui Social. Ma questo non conta.
Cinque sconfitte – quattro delle quali in casa – ed un penultimo posto a quota tre punti (sarebbero cinque, se non fosse per la penalizzazione), delineano uno scenario indecoroso per la Genova blucerchiata, che tanto ha dato al calcio italiano e rappresenta, tuttora, una delle realtà più importanti del panorama nazionale.
L’1-2 rimediato dalla Sampdoria contro il Catanzaro, quest’oggi, potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso, nel mentre i tifosi invocano a gran voce un cambio in panchina già da giorni. A fine partita, Pirlo prova ad esaminare la sconfitta, senza ricorrere ad attenuanti: “Difficile commentare un’altra sconfitta. Loro hanno trovato il pareggio con un ‘mezzo cross’, una indecisione difensiva che ha reso tutto più difficile – commenta, laconico -. Non cerchiamo alibi, anche se in questo momento paghiamo ogni minimo errore”.
“Da parte nostra è mancata lucidità – continua – occorre essere più cattivi. Quando si va in vantaggio, serve ‘morire’ pur di non subire il gol! In questo momento evidentemente non abbiamo cognizione del pericolo, quindi dobbiamo essere più affamati, col sangue agli occhi”.
“Nel calcio vince chi fa gol e il Catanzaro ci è riuscito alla minima occasione – conclude -. Adesso dobbiamo restare uniti e non farci prendere dalla paura”.