Filippo Pittarello, dopo aver scontato la squalifica nella prima giornata di campionato, ha fatto il suo debutto in giallorosso, entrando in campo nella ripresa della partita contro la Juve Stabia e sfiorando anche la rete della vittoria. Il centravanti, al termine del match, si è presentato ai microfoni della sala stampa del “Ceravolo” per analizzare la sfida.
“Abbiamo trovato una Juve Stabia con le idee chiare – esordisce il numero 90 giallorosso – organizzata, forte, che fa dell’entusiasmo figlio della vittoria dello scorso campionato, la sua arma principale. La gara ha avuto due volti: nel primo tempo c’è stata una fase di stallo, mentre nella ripresa siamo usciti noi. Perciò, credo che il risultato sia giusto”.
Il suo ingresso in campo al 59’ ha certamente contribuito a far prendere coraggio al Catanzaro. Ciò è stato anche frutto dell’esplicita richiesta del tecnico Caserta: “Poco prima dell’ingresso, il mister mi ha chiesto di tenere ‘alta’ la squadra e attaccare la profondità”, confida l’attaccante giallorosso.
Ciò che, però, non è passato inosservato agli occhi e al cuore di Pittarello è stato il calore dello stadio. “Il Ceravolo è da brividi – osserva – La scorsa settimana, dalla tribuna, ho assistito a un quarto d’ora da pelle d’oca. Anche se lo stadio non è grandissimo, sentire tutti i tifosi cantare è pazzesco, e colgo l’occasione per ringraziarli per tutto ciò che ci danno”.
Sull’organico di cui fa parte, il calciatore giallorosso ha affermato: “Siamo una squadra importante, abbiamo obiettivi chiari, ma dobbiamo ancora trovare la giusta amalgama e giocare l’uno per l’altro – ammette -. Cercheremo di migliorare di volta in volta per alzare l’asticella.”
Processo di inserimento che, ragionevolmente, sta seguendo il corso naturale delle cose, grazie alla guida offerta da chi di questa squadra è simbolo, su tutti il capitano. “Iemmello si è messo subito a disposizione – conclude – così come gli altri senatori, per farci capire cosa significhi giocare per il Catanzaro”.