L’ha giocata a carte scoperte, il Mantova, e stava per fare scacco matto ad un Catanzaro, non all’altezza delle ultime uscite, salvato in extremis dalla rete del subentrato Buso, fissando il risultato sul 2-2.
La formazione lombarda non si è lasciata sorprendere da alcune novità apportate da Fabio Caserta all’undici titolare, imponendo la propria idea di gioco anche dopo il rosso diretto di Cella, responsabile di un brutto fallo su Seck.
Dunque, il risultato maturato al termine della gara, obbliga a vedere il bicchiere mezzo pieno in casa biancorossa. Davide Possanzini offre una disamina della gara dei suoi: “Ci sta pareggiare così, gli episodi sono fondamentali nel calcio – esordisce il tecnico -. Noi abbiamo disputato una grandissima partita contro un Catanzaro che ci ha privato delle fonti di gioco. Abbiamo avuto tante occasioni, potevamo vincerla, però ci può stare, sono molto contento e orgoglioso dei ragazzi per l’attaccamento”.
Al minuto sessanta risale l’episodio che avrebbe potuto svoltare il match, in seguito all’espulsione di Cella, entrato a metà della prima frazione al posto dell’infortunato Redolfi: “L’espulsione di Cella? Giusta, è entrato in maniera scomposta – ammette -. Dell’andamento della gara, si può dire sia stata una bella partita, maschia, giocata bene da entrambe squadre”.
Conclude un soddisfatto Possanzini che vede i propri ragazzi ottenere un altro prezioso punto conquistato in chiave salvezza, lasciandosi alle spalle proprio i giallorossi: “Torniamo a casa con la consapevolezza di poter giocare bene a calcio in tutti gli stadi – asserisce l’ex centravanti della Reggina – e che gli episodi, che indirizzano le partite, sono sempre determinanti al fine del risultato conclusivo”.
Alle dichiarazioni del proprio allenatore si aggiungono quelle rilasciate MVP della gara, Davide Bragantini autore di entrambe le reti siglate dagli ospiti: “Sono contento per questa mia prima doppietta in B, ma è ovvio che un po’ di amaro in bocca resta per il risultato”, dichiara.
E aggiunge: “Andare in vantaggio porta la speranza di vincere, però portiamo a casa un punto che, per come si era messa la partita, risulta essere un punto guadagnato”, conclude il talento classe 2003.