Soddisfazione e rammarico. Sentimenti contrastanti, che a Potenza trovano incontro.
Sì perché i Leoni rampanti hanno “morso poco”, non hanno sferrato gli attacchi che avrebbero ipotecato la partecipazione ai playoff, sebbene la quota salvezza si stata raggiunta da diverse settimane.
E domenica, al “Viviani”, una eventuale vittoria contro la capolista Catanzaro potrebbe addirittura non bastare, per via della classifica avulsa che vede i lucani a 45 punti, con Taranto, Virtus Francavilla e Juve Stabia. Tante squadre in un grappolo di punti, ma se il campionato finisse oggi, a staccare il pass per gli spareggi sarebbero gli ionici di Capuano, al momento con un piede sul vagone playoff.
Chi non riuscirà a massimizzare quest’ultima giornata del campionato 2022/23 dovrà limitarsi a guardare il treno (dei desideri) allontanarsi, immobile sulla linea gialla.
Al Potenza servirà un’impresa a prescindere. Se a ciò si aggiunge che, davanti, i rossoblu avranno la schiacciasassi del torneo, che ha stritolato tutto quello che ha incrociato, indisturbata, lungo il suo cammino, forte dei 96 punti fin qui collezionati, allora verrebbe l’istinto di dare forfait. Ma il calcio è strano, il calcio è imprevedibile: molte volte Davide ha battuto Golia, con astuzia, episodi, cuore.
Gli uomini di Giuseppe Raffaele dovranno assolutamente far leva proprio sul cuore, sulla grinta (da ritrovare) e magari affidarsi a qualche episodio favorevole, perché ad oggi hanno motivo di mordersi le mani, per due sconfitte consecutive che, avessero avuto esito opposto, avrebbero garantito la qualificazione con qualche turno d’anticipo.
Occasioni sciupate, quindi, per le quali mordersi le mani: la sconfitta in rimonta contro il Giugliano di domenica (al “Partenio” il risultato era di 0-2 al 17’) o quella casalinga con il Monopoli, al 91’, fanno temere che i leoni lucani abbiano staccato la spina e siano mentalmente “in vacanza”. Ma non è così. L’ardore c’è ancora ed è quello che auspica di vedere mister Raffaele; poco importa se ci si ritroverà al cospetto del Catanzaro dei record, che vorrà chiudere il campionato a 99, incrementando il bottino dei gol fatti, prima di concentrarsi sulla Supercoppa con Feralpisalò e Reggiana.
“Un conto è perdere avendo sbagliato approccio, ma subire una sconfitta così, brucia”, aveva detto ai microfoni un avvilito Raffaele nel post-gara di Giugliano – Potenza, evidenziando le ingenuità dei suoi, specie su quelle palle inattive che si sono rivelate fatali, con l’evidente calo nella ripresa.
Il trainer dei potentini vuole una prova di coraggio contro il Catanzaro, ma recuperare il terreno perso in queste ultime uscite, sarà veramente arduo: “Una volta ottenuta la salvezza con tranquillità, avevamo la possibilità di chiudere il campionato in chiave playoff già contro il Giugliano – sosteneva l’allenatore -. Paghiamo molto caro i nostri errori ma, nonostante le due partite bruciate, abbiamo ancora una possibilità e ce la dobbiamo giocare. Ci proveremo”.
Il Potenza intanto prosegue nella propria tabella di marcia, proprio come il Catanzaro, che valuta le condizioni di Vandeputte e Brignola. In casa lucana, invece, tra tattica ed esercizi sul pallone si monitorano le situazioni di Gyamfi, Hadžiosmanović, Laaribi e Steffè, i quali osservano un programma differenziato: “Pedine importanti nell’undici iniziale e da lanciare a gara in corso – sottolineava mister Raffaele – elemento che nel calcio moderno, in tutte le categorie, incide sul risultato finale, fa la differenza”.
Se non per la classifica, indipendentemente dal fatto di poter incidere sulla classifica, o meno, il Potenza vorrà regalarsi un’ultima gioia in questo campionato. Ma il Catanzaro, si sa, non vorrà far sconti a nessuno.