Potenza, mister Raffaele: “Rotazione necessaria”

mister Raffaele Potenza

Ognuno fa i conti con le faccende di casa propria.

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E se la Coppa Italia non è assolutamente da considerarsi impegno marginale, da “snobbare”, come un “intralcio”, è altrettanto vero che la priorità resta il campionato.

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Ogni squadra, quindi, è focalizzata su obiettivi diversi, da centrare. Ciò riguarda il Catanzaro, che sta preparando il derby con il Crotone, match clou che vale la vetta momentanea, ma riguarda anche il Potenza, chiamato a venir fuori dalle paludi del fondo classifica, in vista dello scontro diretto di domenica contro la Viterbese, a quota 10 punti proprio come i lucani.

Perciò le intenzioni di Vivarini (LEGGI QUI) e di mister Giuseppe Raffaele non potranno non essere dettate dall’oculatezza nel fare scelte razionali per questo Secondo Turno di Coppa Italia di Serie C, che si giocherà al “Ceravolo” alle 19.30, in gara secca.

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Spazio a chi ha giocato meno anche per Raffaele, richiamato a Potenza appena una settimana fa, dopo la sua precedente esperienza con i leoni rossoblu. “In questo momento dobbiamo essere veloci nel fare le nostre valutazioni, poiché si va verso la fine del girone d’andata – sostiene il tecnico dei potentini -, allora dovremo essere bravi a tirare fuori il massimo dell’espressione della squadra, collettiva e individuale, anche variando tatticamente e lavorando su due moduli”.

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Reduce dal pareggio casalingo con la Virtus Francavilla e proiettato alla sfida di Viterbo, il Potenza opterà per delle rotazioni: “La partita è importantissima perché posso vedere tutti all’opera, servirà per dare minutaggio ad altri e soprattutto darà indicazioni importanti per il prosieguo della stagione – dice l’allenatore siciliano -. Da qui alla fine del girone d’andata mancano nove partita, devo cercare di sfruttare tutto l’organico e la rotazione è necessaria. Sicuramente alcuni elementi non saranno della partita in quanto indisponibili”. Sulle eventuali scelte tattiche, mister Raffaele ammette: “Forse potremo variare, in base alle caratteristiche di quelli che saranno gli interpreti. Partiremo con un modulo già provato. Sappiamo di poter interpretare bene il 3-5-2, ma possiamo cambiare – conclude -. Non mi sono mai fossilizzato su un solo modo di stare in campo”. 

 

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