“Pronti a battagliare”. Mister Lopez carica l’ambiente e chiama a raccolta i suoi, spronandoli ad una prova gagliarda, contro il Catanzaro.
In casa Viterbese, al di là delle questioni extra-campo, la squadra sta trovando maggiore fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Sentimenti rinvigoriti dalla vittoria colta la scorsa settimana contro il Monopoli e dal fatto che domani, il tecnico Giovanni Lopez, potrà disporre di quasi tutti gli uomini a disposizione: fattore rilevante, evidentemente mai verificatosi prima nel corso della stagione, tra calciatori recuperati dai rispettivi infortuni e altri – da poco arrivati – che stanno entrando in condizione.
“Stiamo prendendo consapevolezza di essere comunque una buona squadra e non dei brocchi come siamo sempre stati dipinti – sottolinea Lopez, alla vigilia -. Contro squadre che disputeranno i playoff, ad esempio, non abbiamo mai fatto brutte figure, anzi, avremmo meritato qualcosa in più. Finora ce la siamo giocata con tutti”.
Di scena, dunque, allo stadio “Enrico Rocchi”, il Catanzaro capolista. I giallorossi, da par loro, ricorderanno ancora quanto i laziali siano riusciti a impensierirli, nella gara d’andata, vinta in rimonta. Domani, una sfida sulla carta difficilissima per gli uomini di Lopez, ma la Viterbese, attualmente in fondo alla classifica (con la possibilità di riavere i due punti di penalizzazione inflitti qualche settimana fa), non si benda la testa, semmai si prepara a lottare: “Siamo pronti a battagliare, come sempre – annuncia l’allenatore – anche contro squadra spietata, che sta abbattendo record nei campionati europei. Ho chiesto ai ragazzi “zero errori”, una grande prova di forza, per cercare perlomeno di pareggiare il loro livello. Sotto l’aspetto qualitativo loro sono superiori, perciò dovremmo mettere quel qualcosa in più che a loro manca, magari sul piano della corsa, della ferocia, della tenuta fisica”.
Insomma, forza, tenacia, grinta ma non solo. Perché a sentir parlare il trainer dei gialloblu, emerge anche un pizzico di spavalderia: “Noi ce la giocheremo sebbene loro siano più forti – puntualizza -. Le partite intanto sono da giocare, poi vediamo…”. E conclude: “Domani sono attesi circa duemila calabresi, è vero. Ma questa è casa nostra, il nostro stadio – avverte -. Anche se venissero in diecimila, noi dovremo fare i padroni a casa nostra“.