Arriva quel momento della settimana – una volta metabolizzata la partita che ci si lascia alle spalle – in cui le lancette sembrano correre più del normale. E ciò accade specialmente quando ci si proietta ad una sfida affascinante, d’alta classifica. Perché Catanzaro-Cremonese questo è: una gara che – potenzialmente – potrebbe anche valere un’ulteriore scalata verso il vertice.
Più che grigia, si è fatta nera la sfumatura a Cremona, dettata dalle tre sconfitte nelle ultime quattro gare, l’ultima delle quali (in casa con la Ternana, in pieno recupero) ha mandato fuori dai gangheri Giovanni Stroppa, a caldo (LEGGI QUI).
La voglia (anzi, la necessità) di rialzarsi dovrà giocoforza dare la spinta ai lombardi, scivolati giù a causa di inciampi maldestri contro compagini che versano in coda. Ma fa parte del novero delle eventualità offerte dalla cadetteria.
Si fa sempre più interessante lo sfondo, invece, per il Catanzaro, ma nulla smuove Vivarini, che resta a distanza dal tourbillon mediatico, impassibile e concentrato come Cannavaro durante i calci di rigore nella finale di Berlino del 2006: no, troppo importante la partita di sabato, come del resto le altre prima e quelle che accompagneranno alla chiusura della stagione (stagione “regolare”, s’intende).
Concetto riverberato anche nell’intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb dal tecnico di Ari, mentre, da sponda opposta, il DS della Cremonese, Simone Giacchetta, ha esaltato il modus operandi di Vivarini sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta del Sud.
Per l’ex bandiera della Reggina, al “Ceravolo” sarà un bellissimo spot per la Serie B, in virtù del valore di “due squadre che praticano un calcio moderno”, con i giallorossi a cui “basta uno sguardo per capire cosa fare“: questo il suo pensiero, in sintesi.
Prosegue, dunque, la marcia di avvicinamento per le due squadre: Aquile impegnate al Poligiovino per una doppia seduta, con D’Andrea (nuovamente acciaccato) osservato speciale; grigiorossi all’Arvedi, tra potenziamento ed esercizi di natura tattica.
Lavoro differenziato per Bianchetti, il portiere Jungdal e Tuia, che restano sempre da monitorare. Chi non sarà della partita, sabato alle 16.15, lo squalificato Collocolo (LEGGI QUI).