Quando l’US si inchinò davanti a Pelè: ciao “O’Rey”

pele ceravolo santos

Si dica che alla storia del Catanzaro è legato il nome di un gigante.

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Ogni uomo nasce e perisce, ma alcuni restano immortali, diventano leggende. E da oggi, Edson Arantes do Nascimento, noto come Pelè, è leggenda. Suo, ad esempio, il record di gol segnati: 1.281 in 1.363 partite. Pelè, morto all’età di 82 anni, non è solo icona del calcio mondiale, ma della storia moderna. 

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Ed una partita amichevole, Santos – Catanzaro del 26 giugno 1972, è storia dell’US Catanzaro. 

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Un anno dopo la prima storica promozione in Serie A, l’US era in tournèe in America. Quel giorno al “Roosvelt Stadium” di Jersey City, davanti a circa 16mila spettatori, molti dei quali calabresi emigrati, le Aquile affrontarono la “perla nera” o più semplicemente “O’Rey”. Non vi erano mezzi per poter sapere in tempo reale cosa stesse accadendo dall’altra parte del globo. Resta, oggi, una simpatica leggenda, secondo la quale ci fu addirittura chi domandò “per chi?”, nell’informarsi telefonicamente sul risultato! Storie che mettono i brividi dall’emozione, di un tempo passato. Un evento chiaramente riportato sui principali quotidiani nazionali. Il 7-1 finale (che vide la firma, da sponda giallorossa, di Gori dopo la doppietta di Pelè), venne riassunto dal Corriere dello Sport con un eloquente “Il Catanzaro si arrende davanti a un grandissimo Pelè”. Non poteva essere altrimenti, ma non vi era alcun motivo di amareggiarsi: il risultato era marginale, rispetto al privilegio di poter calcare il terreno di gioco accanto ad un mito, che ha trascorso gli anni nel continuo paragone con Maradona, seppur in epoche diverse. 

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Vero è che, a Catanzaro, “O’Rey” è solo Massimo Palanca, il quale, interpellato sul soprannome che la tifoseria giallorossa gli aveva dato, ironizzava: “Io non mi sento neanche una minima parte! Posso essere l’O’Rey del Catanzaro”.

Ciao Pelè, leggenda di un calcio che non c’è più

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