Catanzaro nella storia.
Non che occorresse altro per ribadirlo, ma quanto accaduto questa sera, contro la Virtus Francavilla dell’ex Antonio Calabro – le coincidenze della vita – scrive una pagina della storia dell’US Catanzaro, tra le più importanti.
Mai nessun club, nella storia della terza serie, aveva abbattuto il muro dei novanta punti in un campionato: macinando vittorie dopo vittorie, il Catanzaro supera anche la quota detenuta fino ad oggi da Ternana e Sudtirol e con i suoi 93 punti tocca una vetta destinata a restare irraggiungibile, chissà per quanto tempo.
E adesso si punta a chiudere il campionato a novantanove. Proiettarsi in questa nuova, stimolante, sfida, è legittimo. Perchè questo Catanzaro non conosce limiti, solo orizzonti.
Nella sala stampa della “Nuovarredo Arena”, campo confermatosi rognoso e “scomodo”, oltre alle buone individualità della compagine biancazzurra (su tutti Cisco e Patierno, autore di una doppietta), Vincenzo Vivarini esprime tutta la sua gioia, seppur con la proverbiale pacatezza. Una gioia che va oltre il 2-4 della partita, ma si estende su tutto ciò che riguarda il progetto US, di cui è timoniere.
“Mi dispiace stia finendo il campionato, perché vedere giocare questi ragazzi è uno spettacolo! Questa squadra dà una soddisfazione incredibile – sostiene il trainer abruzzese, ai microfoni -. Pur cambiando gli interpreti, il risultato in campo è lo stesso. Chi è stato impiegato ha dimostrato di avere le idee chiare su cosa fare in campo, dando prova di muoversi con tranquillità”.
Vivarini, quindi, entra nel dettaglio del match: “Abbiamo disputato una buonissima partita – dice -. Primo tempo straordinario, poi abbiamo concesso qualcosa in avvio di ripresa, ma poi quando si hanno queste sicurezze, questa padronanza di palla, alla fine arriva anche il risultato”.
Adesso le Aquile potranno godersi questo weekend di Pasqua con un nuovo record in tasca, che mister Vivarini dedica, ovviamente, alla tifoseria: “Dedico questo record alla città di Catanzaro, ai tifosi, sparsi in tutta la Calabria! Loro meritano questi onori. Quest’anno rimarrà nella storia per tanti anni e ciò mi riempie d’orgoglio”.
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