Parla di buon mattino, Massimo Rastelli. Settimana turbolenta per l’Avellino, che ha approfittato di questi giorni per poter radunare forze ed energie mentali, dopo tre sconfitte consecutive (due delle quali in casa) che hanno innescato la contestazione della piazza.
Ma è tempo di mettere da parte polemiche e malumori, per focalizzarsi sul campo: l’obiettivo playoff è ampiamente alla portata dei lupi che, a Catanzaro, vorranno procacciarsi l’occasione delle rinascita. Della nuova rinascita. L’ennesima, di una squadra che ha alternato luci e ombre, nel corso della stagione. E Giovanni D’Agostino, l’amministratore unico dei biancoverdi, non ha potuto far altro che tendere una mano alla gente e chiamare tutti a raccolta, per ammettere le responsabilità di società e staff e sorreggersi vicendevolmente, al fine di uscire dal tunnel (LEGGI QUI). Parole alle quali non può non unirsi mister Rastelli, il quale è intervenuto ai microfoni prima di scendere in campo per la rifinitura. In seguito, partenza alla volta del capoluogo calabrese.
“Affrontiamo una grandissima squadra, che in questo girone ha dimostrato di avere una forza incredibile, di essere un rullo compressore tra vittorie, i gol fatti e i pochissimi gol subiti. Sicuramente per noi sarà una prova di grande spessore“, dice il tecnico campano, avviando la sua disamina di quella che, a parer suo, sarà la partita di domani. “Dopo l’ennesima sconfitta in casa, i ragazzi hanno affrontato la settimana con grandissimo impegno e spirito di sacrificio – continua -. Li ho visti determinati ad uscire da questa situazione, con un’energia diversa, proprio per dimostrare che noi non siamo l’Avellino delle ultime settimane“.
Già, l’Avellino ha fatto intendere a tutti il proprio valore (e il Catanzaro lo sa, visto il match dell’andata) ma se la classifica rappresenta un limbo tra playout e playoff un motivo deve pur esserci. “La nostra è una squadra (fatta di giovani) che non riesce a gestire le tensioni che ha intorno – ammette a tal proposito il mister -. Dopo la vittoria contro il Crotone sono aumentate le aspettative e quindi il grado di responsabilità, dando luogo a situazioni che i ragazzi hanno subito, portando con sé queste negatività in campo e ciò si è tradotto nei primi tempi, in casa, con Viterbese e Francavilla”.
Catanzaro, quindi, può rappresentare un bivio: “La gara di domani, paradossalmente, può essere l’occasione ideale per uscire da questa grossa buca nella quale ci siamo infilati – sostiene Rastelli, suonando la carica -. Conosciamo i pregi e i ‘pochissimissimi’ difetti del Catanzaro, ma sta a noi fare una grande prestazione, con attenzione, sacrificio e unità da parte di tutti, andando oltre certi ostacoli. Vogliamo andare a giocarcela nel miglior modo possibile, cercando di vincere i contrasti e arrivare prima sui palloni”.
Il trainer dei biancoverdi ovviamente non svela nulla su eventuali scelte di formazione, basandosi sulle dinamiche del lavoro settimanale, tra rientri (su tutti Di Gaudio) e assenze forzate, come Aya e Dall’Oglio (che rientreranno martedì) e lo squalificato Kanoute, ex giallorosso.
Interpellato, dunque, in merito a quelle che potranno essere le armi per spegnere le bocche di fuoco di Vivarini, Rastelli prende spunto per sottolineare il valore dell’avversario: “Dovremo fare una gara da squadra. Nelle varie zone di campo vi sono sempre duelli individuali e soltanto attraverso il lavoro di reparto possiamo aiutare il compagno – osserva -. Il Catanzaro non ha solo in Iemmello un punto di forza! Certo, lui capitalizza il gioco corale e straordinario di questa squadra, che ha tantissimi altri punti di forza. Se ci concentrassimo a limitare un solo giocatore, rischieremmo di dare libertà a tanti altri. Dovremo fare in modo che questa squadra, ormai leggera dal punto di vista mentale e consapevole della propria forza, non abbia tempo e spazio per poter ragionare”.
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