Ci credeva l’Avellino.
Doveva crederci, d’altronde non aveva grosse alternative, visto l’anonimato che sta caratterizzando il campionato degli irpini. Un cammino fin qui discontinuo, con pochi guizzi, come la gara pareggiata proprio contro il Catanzaro, poche settimane fa.
Il ritorno di Massimo Rastelli in panchina – come ribadito più volte – sembrava avesse rinvigorito le qualità di una squadra di per sé di buon livello, ma la classifica recita un insipido sestultimo posto, praticamente in griglia playout. Vincere la Coppa Italia, da regolamento, consente di staccare il pass per la Fase Nazionale dei Playoff e per questo i biancoverdi, al netto delle assenze per infortunio, si erano presentati al “Nicola Ceravolo” con una formazione molto vicina a quella tipica del campionato, con l’ex Kanoute particolarmente ispirato. Invece, ad accedere ai Quarti di Finale, al termine di una gara aperta e combattuta e culminata coi calci di rigore, è stato il Catanzaro di Vivarini, che ha schierato perlopiù quelli che hanno avuto meno spazio e diversi talenti della Primavera (LEGGI QUI).
Alla fine Rastelli si rammarica per il risultato, ma vede il bicchiere mezzo pieno: “Dopo la sconfitta in casa col Giugliano, avevamo bisogno di una prestazione all’altezza e l’abbiamo fatta, rimontando ben tre volte il Catanzaro, una macchina da gol che, una volta in vantaggio, difficilmente si fa raggiungere – dice il tecnico ai microfoni di Prima Tivvù -. Se fossimo dovuti uscire dalla competizione non avremmo potuto scegliere modo migliore“.
Pur con un undici similare alla formazione tipo, l’Avellino ha fatto i conti con le assenze: “Abbiamo raschiato il barile, con qualche acciacco di troppo, quindi siamo andati a prendere risorse in calciatori fuori da mesi, come Sbraga e Scognamiglio ai quali rivolgo il mio ringraziamento, perché hanno dato tutti l’anima – osserva -. Dispiace non essere passati, ma nei 120 minuti la gara è finita 3-3 e per me è la cosa più importante”. E sul futuro immediato, annuncia: “Accantonata la Coppa, ora possiamo tuffarci esclusivamente sul campionato, perché siamo nel limbo e dobbiamo risalire”.
Il Catanzaro, dalla sua, schierando le bocche di fuoco come Vandeputte, Iemmello, Biasci e Cianci, ha dato un saggio delle proprie qualità: “Abbiamo subito tre gol in fotocopia, giunti su palloni messi in zona dischetto e sono palle mortali! Dobbiamo lavorare su ciò che concediamo in certe zone di campo”, osserva mister Rastelli. Infine, nei minuti che hanno preceduto i calci di rigore, rivela: “Ho detto ai ragazzi di crederci, perché meritavamo di passare il turno vista la prestazione fatta. Non è successo, ma guardiamo avanti con grande positività”.