Il Catanzaro cerca la quadra, ma la Salernitana non è da meno. E se, parafrasando Caserta, “la classifica conta ben poco, ora” (LEGGI QUI), quel punticino che divide le due squadre (granata a +1) pone l’accento su un avvio di torneo non esaltante. Poi, per carità, il tempo darà le giuste risposte a tutti.
In attesa di risposte immediate, il club campano sceglie il silenzio, rinunciando alla consueta conferenza stampa di vigilia: nessuna dichiarazione. Un modo per schivare domande o caricare troppo l’ambiente?
No, come già avvenuto qualche settimana fa, Giovanni Martusciello opta per la tranquillità, lontano da ogni forma di distrazione come evidentemente potrebbe innescare, nei tifosi e nel gruppo squadra, il presentarsi davanti ai microfoni. Le energie vanno incanalate unicamente verso il campo, verso la partita.
Nessun “dentro o fuori”, ci mancherebbe: ma la partita contro il Catanzaro porta con sé un bagaglio pieno di aspettative da tradurre nei fatti, affinché la Salernitana possa imboccare la via giusta, quella della continuità.
Percorso fin qui balbettante, per i ragazzi di Martusciello, rinfrancati in parte dalla prestazione dignitosa in casa di una squadra di A nei Sedicesimi di Coppa Italia, mercoledì.
Tuttavia è acqua che non leva sete, perché la vittoria in campionato manca esattamente da un mese (il 2-3 a Marassi) ed è ora che si scelga cosa essere, cosa fare da grandi.
Proprio per scuotere il pubblico (domani saranno 13mila all’Arechi, 3mila dei quali di fede giallorossa), la società annuncia in via del tutto eccezionale l’apertura dei botteghini dalle 11 alle 14, per consentire ai supporters di casa di acquistare il biglietto.
Al termine della rifinitura, allora, il trainer granata affida i suoi pensieri ad una nota stampa.
“Bisogna provare a raccogliere punti non tanto per la classifica, che in questa fase iniziale del campionato non va guardata, quanto per avere una gratificazione che aiuterebbe i ragazzi a continuare a lavorare bene come stanno facendo. Ma i punti non cadono dal cielo, bisogna sudarseli proponendo un’idea di calcio definita con determinazione e concentrazione per tutto l’arco dei 90′, sia in fase offensiva, sia in fase difensiva. Noi siamo sulla buona strada. In Coppa Italia c’è stata qualche pausa di troppo ma contro la Reggiana, in precedenza, abbiamo creato tanto e siamo stati attenti dietro. Purtroppo non siamo stati abbastanza cattivi sotto porta”.
“Ci sarà tanto pubblico e questo fa bene al calcio. Per ogni calciatore, un’atmosfera calda sugli spalti – a patto che sia sempre corretta – deve rappresentare una motivazione in più. In estate ci eravamo posti come primo obiettivo quello di riportare la gente allo stadio e un primo mattoncino, in tal senso, lo stiamo mettendo. Siamo contenti che la tifoseria percepisca che i ragazzi stanno dando tutto e che chiunque scenda in campo suda la maglia. Questo è il primo passo, poi ci sono l’organizzazione di gioco e i dettagli, che fanno la differenza. Si lavora partita dopo partita per cercare di affinarli e domani mi aspetto di vedere progressi”.
“Rispetto alla gara di Udine qualcuno rifiaterà ma ho tante soluzioni in ogni reparto ed anche le indicazioni ricevute dalla Coppa sono state molto utili. So di avere a disposizione tutti ragazzi seri e con valori. Dobbiamo fare la partita nel nostro stadio per portare a casa una vittoria che il gruppo, la città e la società meriterebbero. Dipende da noi e da quanto saremo bravi anche a limitare un Catanzaro che, come dicevo, ha voglia di riscatto. Per giunta, ha una buona squadra e un ottimo allenatore. Sarà una partita difficile come tutte le altre”.