La contestazione dei 551 supporters granata si alza sul “Nicola Ceravolo”, a fine gara.
Non ci stanno i tifosi della Salernitana: rabbia e fischi, fanno da corollario ad un 2024 archiviato al penultimo posto in B, dopo una retrocessione di per sé dolorosa.
L’1 a 0 incassato dal Catanzaro (risultato che sarebbe stato più rotondo, se non fosse stato per le parate e il legno), pone l’accento su una situazione delicata come non mai, specie visto il rapporto tra tifosi e proprietà, ormai non ricucibile.
Ai microfoni, complice l’espulsione di mister Colantuono in occasione del gol non convalidato a Pittarello, si presente l’amministratore delegato del club campano, Maurizio Milan.
E l’AD granata si assume tutte le responsabilità, senza addentrarsi su questioni tecniche: “Siamo delusi e amareggiati per questa parte di stagione, non ci aspettavamo l’attuale posizione in classifica”, premette Milan.
“Prenderemo decisioni riguardo molte figure del club, a freddo, nei prossimi due giorni – annuncia -. Questa sconfitta è ulteriore elemento di una stagione negativa, mi sento di fare delle scuse ai tifosi e alla città. Mi assumo io il 100% delle responsabilità, in quanto autore delle scelte fatte all’inizio”, osserva in tutta onestà.
L’obiettivo, allora, la missione salvezza: “La pausa ci aiuterà a ripartire e affrontare cinque mesi di passione come se si ricominciasse da zero – dice – agendo sul mercato a gennaio, anche visto l’aumento di capitale”.
