Il suo nome resterà legato per sempre alla storia del calcio italiano, avendo portato la Nazionale Azzurra a vincere clamorosamente un Mondiale. Il gol in semifinale contro la Germania e il rigore nella notte di Berlino ha consegnato a Fabio Grosso l’eternità sportiva, come la sua corsa a perdifiato e quel “non ci credo” urlato dopo il gol, in cui ogni italiano si è immedesimato.
Un uomo che incarna la mentalità operaia e il giocare col cuore, Grosso. Lo è stato da calciatore e lo è da allenatore, ancor più. Ecco perché il trainer del Sassuolo incita i suoi ad una prova corale per fronteggiare il Catanzaro, con grinta, carattere e comunione di intenti.
Caserta e Grosso accomunati dall’essere arrivati in estate, raccogliendo delle situazioni non facili: l’ex campione del mondo prende il timone di un club retrocesso; mister Caserta, invece, subentra dopo la “rivoluzione di giugno” che ha scosso e non poco l’ambiente, ma i catanzaresi hanno dimostrato di andare oltre vista la corsa all’abbonamento. Dettaglio essenziale, che domani si noterà in un “Ceravolo” gremito in ogni angolo.
Non è più calcio d’agosto né tempo di esperimenti, quindi, ma il momento di fare sul serio. Tuttavia, una settimana di lavoro in più prima del debutto avrebbe aiutato? Grosso non si sbilancia: “Rispettiamo le regole e abbiamo messo le basi per farci trovare pronti – dice il tecnico alla vigilia -, sarà un campionato che richiederà grande ritmo e intensità. La squadra che ci attende è di quelle davvero difficili da affrontare, ma abbiamo le qualità per dire la nostra su un campo molto caldo come Catanzaro“.
Glissando sul capitolo mercato, il pensiero non può che proiettarsi ai giallorossi, allora: “L’anno scorso hanno vissuto un’ottima stagione, pur da neopromossi, con moltissimo entusiasmo – sottolinea -. Si tratta di una squadra molto organizzata e siamo consapevoli delle tante insidie che troveremo, ma siamo pronti a ribattere con le nostre qualità. Sono convinto di giocare una partita ai massimi livelli”.
Il cammino che il Sassuolo vorrà impostare, centrando possibilmente risultati importanti, stando alle parole del mister neroverde implica la “totale fiducia nel gruppo, perché ci sarà bisogno di tutti gli interpreti nell’arco della stagione”, ed è un po’ il comune denominatore di tutte le altre compagini della cadetteria.
Intanto, domani sera saranno molti gli attori principali assenti, da ambedue le sponde. Come se non bastasse, alle defezioni annunciate tra gli emiliani, si aggiungono quelle Volpato e Moro, colpiti da virus influenzale, a causa del quale non saranno a disposizione per la trasferta in Calabria.
Da Fabio a Fabio, allora: nel pomeriggio parlerà Caserta, dal Poligiovino.
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