Sassuolo tra arrivi e partenze: Pinamonti al Genoa per il post-Retegui

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La sfida è di quelle inedite, perciò accenderà ulteriormente gli spiriti dei supporters (catanzaresi, in particolare) che gremiranno il “Ceravolo” domenica sera per questo debutto.

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Uno stadio pieno, anche più del match con lo Spezia (sulla carta, terza di campionato ma in realtà prima uscita sui Tre Colli dopo un ventennio di assenza dalla B): Catanzaro – Sassuolo registrerà un numero complessivo di spettatori che scollinerà quota 13mila, considerati gli oltre 5300 abbonati.

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Indipendentemente dall’avversario – in questo caso, una realtà importante di questi anni 2000, retrocessa dalla A – a priori le Aquile avrebbero indossato l’abito buono per la serata di gala, che vedrà contrapporsi i due Fabio, Grosso e Caserta. L’ex campione del mondo, numeri alla mano, parte in “vantaggio” nei confronti con il collega melitese.

Sì, Catanzaro e Sassuolo non hanno ancora avuto modo di incontrarsi, ma sono quattro i precedenti tra i due allenatori, con un bilancio che pende sull’1-3 a favore di Grosso.

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Caserta, tuttavia, ha già affrontato il Sassuolo da allenatore, e il ricordo è recente: non in campionato, ma in un Turno Preliminare di Coppa Italia, nell’agosto ’23, che vide il suo Cosenza piegarsi  2-5 al cospetto dei neroverdi, dopo i tempi supplementari.

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Assenti gli squalificati Scognamillo, Pittarello e Brignola (out due giornate dopo il rosso del playoff a Cremona), si dovrà fare a meno anche di Compagnon, con l’auspicio di avere se non altro Situm, per la corsia destra: insomma, inizia non senza grattacapi questo campionato per i giallorossi, sperando che in entrata si possano partorire novità importanti già nelle prossime ore, al di là dell’impegno in campo.

 

Fabio Caserta al Cosenza

Non mancano i movimenti in casa Sassuolo, tra l’altro, una delle maggiori accreditate ai nastri di partenza, visti gli uomini di spessore di cui dispone. Molti partiranno, è vero, ma c’è da fronteggiare una situazione non facile comunque, alla luce delle defezioni, tra le quali Berardi e gli ex Ghion, Miranda e D’Andrea.

Ghion

Pinamonti, ad esempio, è prossimo al ritorno al Genoa. L’attaccante giocò coi Grifoni nella stagione 2019/20 – segnando cinque gol – e dovrebbe legarsi con la formula del prestito oneroso a due milioni, con diritto di riscatto fissato a quattordici.

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Per lui l’esperienza in neroverde dura due anni: cinque gol nel primo anno, undici nella stagione passata, culminata con la retrocessione. Ora toccherà raccogliere l’eredità di Retegui, trasferitosi all’Atalanta per colmare la casella lasciata vuota dall’infortunato Scamacca: insomma, le infinite porte girevoli del calciomercato. Tra questi, la cessione in prestito dell’attaccante norvegese Ceide al Rosenborg.

D'Andrea

Altro gioco di incastri per i pali, probabilmente: il nome di Radu potrebbe voler dire tanto. Il portiere rumeno dell’Inter sembrerebbe disposto ad accettare l’offerta neroverde (a titolo definitivo) per rilanciarsi: tra la clausole, una percentuale sulla futura rivendita a favore dell’Inter. Verosimilmente, ciò sbloccherebbe la partenza del portiere Turati.

 

Miranda Cosenza Marulla

Un “toc toc” ridondante, poi, sulla via emiliana: la richiesta non è di un club qualsiasi ma dell’Olympique Marsiglia di De Zerbi che, nel suo processo di miglioramento delle rosa, avrebbe messo gli occhi anche su Laurienté: inutile dire che, se l’esterno d’attacco francese dovesse restare a Sassuolo, sarebbe uno degli uomini più forti della cadetteria, ma i neroverdi non sarebbe intenzionati a privarsene, se non per cifre importanti. Alla finestra per il 25enne ex Lorient anche la Lazio.

E chissà che, intanto, il Catanzaro non se lo ritroverà avversario nel doppio incrocio che, calendario alla mano, aprirà e chiuderà il cammino delle Aquile, tra la prima e l’ultima di campionato.

(FOTO IN EVIDENZA: US Sassuolo)

 

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