“Abbiamo avuto sempre una nostra identità”: così Stefano Scognamillo, il quale non aveva mai perso il bel sorriso che lo contraddistingue, nonostante un avvio di campionato difficile per il Catanzaro.
Una vittoria, quella contro il Sudtirol, ma soprattutto una prestazione, che allontana gli spettri e restituisce ulteriore convinzione dopo Bari, a maggior ragione, ma deve fungere da definitivo trampolino di lancio per le Aquile.
“Ora sta girando nel verso giusto, però la squadra ha espresso sempre il proprio gioco. Era solo questione di tempo“, osserva difensore giallorosso, il quale ammette di non avere avvertito difficoltà nel cambiare zolla di campo, finora.
“L’episodio del rigore? Ero sereno, poiché sicuro d’aver preso la palla”, dice, a proposito dell’episodio – poi rivisto al VAR – che avrebbe anche potuto riaprire le sorti del match.
“Questa vittoria ci dà ancor più forza e morale”, ribadisce Scognamillo, il quale si sbilancia anche sull’apporto (decisivo) di Pigliacelli tra i pali: “Si è calato benissimo nei meccanismi – osserva -, stiamo dando seguito al credo incentrato sulla ripartenza da dietro, sul quale ci siamo sempre basati”.
Ma dove può arrivare, ora che il trend sembra invertito, questo Catanzaro? “Possiamo crescere veramente tanto – sostiene -. Vedo negli allenamenti una squadra viva, tutti i giorni”.
Inevitabilmente, l’auspicio è che anche in casa della capolista Pisa si possa continuare su questa falsariga, mercoledì: “Servirà fare la stessa prestazione di oggi”, conclude Scognamillo.