Nell’incrociare Scognamillo, fuori dal campo, di volta in volta si resta abbagliati dal suo sorridere e dalla voglia di scherzare. Elemento che contraddistingue questo gruppo.
Già, perché alla base del cammino del Catanzaro, indipendentemente da questioni tecniche, oltre all’applicazione e alla grinta in allenamento e in partita, vi è un elemento preponderante: la coesione, l’affiatamento di quella che Cianci, poche settimane fa, aveva definito “una famiglia”. E lo è.
Dello stesso avviso, ovviamente, è Stefano Scognamillo, intervenuto ai microfoni in vista della trasferta di Avellino. Chi più di lui, alla sua terza stagione con le Aquile, può dare prova di cosa significhi aver sposato la causa giallorossa?
Venendo all’ambito squisitamente tattico, da qualche tempo – verosimilmente dall’avvento di Vivarini in poi – abbiamo assistito alla crescita del calciatore: uno Scognamillo meno rude ed irruento, più “pulito” e dotato di gamba, che non disdegna la sortita offensiva, il cui nome – facendo i dovuti scongiuri – non compare più sulla lista dei “cattivi” dell’arbitro, nelle partite.
“Non stiamo beccando cartellini con la frequenza di prima, perché evidentemente stiamo facendo i bravi”, ironizza il difensore campano, ponendo in evidenza l’ottimo inizio di stagione della squadra. A proposito del suo personale percorso, rivela: “Col tempo si migliora e si matura. Il figurare spesso tra gli ammoniti era una mia lacuna e sto cercando di lavorarci – ammette -. Il modo di giocare mi porta ad avanzare molto di più, è vero. Siamo forti, ma dobbiamo dare il massimo in ogni partita”.
Sul suo legame con Catanzaro, sostiene Scognamillo: “Qui mi sento veramente bene. Fin da quando arrivai in prestito dall’Alessandria nel gennaio 2021, mi trovai subito bene con i compagni e la città. Mi sento a casa, anche la mia famiglia è serena”. Parole cariche di emotività, accolte da una tifoseria della quale lui è un beniamino.
Quindi, un parere sull’Avellino, che domenica ospiterà il Catanzaro per l’undicesima gara di campionato: “Loro sono reduci da un momento difficile che ha portato al cambio d’allenatore. Li troveremo aggressivi, intenzionati a determinare il gioco, però noi non saremo da meno, andremo lì mantenendo comunque il nostro atteggiamento”. Un nuovo esame per l’US, chiamato fra circa dieci giorni a disputare la sfida di tutte le sfide, il derby col Crotone, che non perde colpi e resta appaiato: “Pescara e Crotone stanno facendo un campionato bellissimo – dice il numero 14 – ma dobbiamo guardare al nostro cammino e cercare di vincerle tutte, pensando una gara per volta, senza appesantirci mentalmente”.
Ad oggi, il Catanzaro si è dimostrato solido dietro e schiacciasassi in avanti, ma al momento, a parte Mulè, non si registrano gol dei difensori. “Scogna” ironizza così: “Noi intanto cerchiamo di non prenderli e diamo fiducia agli attaccanti! Finora, in certe occasioni siamo stati sfortunati. Dobbiamo essere bravi a non subirli, altrimenti Fulignati si arrabbia!”, scherza, citando il compagno.
Ma qual è la vera arma di questo Catanzaro? Scognamillo non ha dubbi: “Cosa abbiamo in più degli altri? Un gruppo formato negli anni, la forza di una squadra nella quale tutti remano dalla stessa parte“.