“Servirà restare compatti”: Dal Canto alla vigilia

Dal Canto

Non ha certo il dente avvelenato dell’ex, Alessandro Dal Canto, però aver vissuto una parentesi infelice nel proprio percorso da calciatore, senza aver lasciato traccia, qualcosa di negativo o irrisolto avrà pur lasciato, interiormente.

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Una carriera costellata da tanta Serie A, lanciato da prodotto della Juventus, per l’ex difensore veneto che, a Catanzaro, si è trovato di passaggio nel 2004/05: una sequela di sconfitte, preludio del fallimento che si sarebbe materializzato nel giro di un anno.

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A lui, però, occorre riconoscere l’attenuante generica di essersi trovato, suo malgrado, in una situazione concepita male e gestita peggio, esattamente come tutti gli altri: quindi, la causa dei “non” risultati di quel Catanzaro, non era mica imputabile alle prestazioni di Dal Canto, comunque difensore navigato ed esperto.

Oggi una vita da allenatore, che lo ha portato a risollevare le sorti di un Cittadella preso terzultimo e sfiduciato, lo scorso ottobre, e rilanciato in una situazione di relativa tranquillità, al momento.

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Certo, i trenta punti attuali non pongono al riparo da rischi, ancor più se la zona playout incombe e resta lì, col fiato sul collo.

Cittadella

Però la missione salvezza, anche quest’anno, dovrebbe essere mandata in porto per il Sitadéa, oramai una certezza della cadetteria. E domani sera, nell’anticipo serale di San Valentino, Catanzaro fungerà da ulteriore esame.

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E tornado al suo passato sui Tre Colli, Dal Canto puntualizza una cosa: “Non finì benissimo, ma ci torno molto volentieri”.

Caserta al Poligiovino

“Abbiamo recuperato Carissoni dalla squalifica e ciò mi permetterà di avere qualche variabile in più da sfruttare – osserva Dal Canto, alla vigilia -. La vittoria in casa del Pisa ci consente di guardare a domani con positività, avendo quasi tutta la rosa a disposizione per poter cambiare anche in corsa”.

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“La chiave del match dovrà essere quella della compattezza, dobbiamo essere corti – ammette -. Il Catanzaro fa fluire molto bene il pallone tra le linee e utilizza alla grande l’arma del palleggio. È una squadra molto pericolosa da affrontare”.

Iemmello

“Come si ferma Iemmello? Fa venti gol a campionato! – sottolinea -. È il miglior terminale offensivo della Serie B degli ultimi dieci anni. Non sarà facile, soprattutto perché sviluppano il loro gioco su Iemmello, ovviamente avrà un occhio di riguardo”.

Caserta

Dunque, un occhio al suo periodo in Calabria: “Della mia esperienza da calciatore del Catanzaro ho un bel ricordo anche se a fine anno retrocedemmo, ma ci torno molto volentieri”, conclude.